Riunione del comitato piccoli azionisti della BAPR

C’è un nuovo impasse nello scambio delle azioni all’interno del mercato Hi-Mtf, a cui assistono
sempre più preoccupati e in allarme gli azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa che
oramai da 4 anni tentano di avere restituiti i risparmi impiegati in un prodotto illiquido,
indotti a sottoscrivere un titolo liquido.
Nell’assemblea di sabato, che si è tenuta a Ragusa, i rappresentanti del tavolo con la Banca
Agricola Popolare di Ragusa, l’avvocato Florinda Giangravè, il dottor Salvatore Barrano e
l’ingegner Mirco Di Dato, hanno illustrato il risultato dell’ultimo incontro del 5 dicembre con i
vertici di Banca Agricola Popolare di Ragusa.
“I vertici sostengono che finito il primo semestre si sono avuti effetti molto positivi nel mercato
Hi-Mtf, in quanto il prezzo non ha subito oscillazioni verso il basso, grazie al liquidity
provider. Per loro è stato faticoso tenere un equilibrio all’interno di questo mercato. – ha
sintetizzato l’avvocato Giangravé – Sostengono di avere fatto il possibile, perché oltre ad aver
avuto l’autorizzazione della Banca d’Italia per l’acquisto delle azioni proprie, hanno anche
successivamente avuto l’autorizzazione per acquisto di azioni straordinarie per un milione e
mezzo di euro”.
Nonostante questo, rimangono molto scarsi gli scambi, i risparmiatori continuano a trovare
estremamente difficile liquidare le proprie azioni. Tanto che più di qualcuno ha invocato la
necessità di protestare davanti alla banca e di esercitare azioni eclatanti.
“Tre milioni previsti per l’intervento nel mercato secondario effettivamente sono stati investiti –
ha premesso Salvatore Barrano – non sappiamo quante sono state impiegate nel fondo di
solidarietà e in che modo, tuttavia abbiamo ottenuto un tavolo permanente con la Banca”. A tal
proposito, ricordiamo che nessun rappresentante del comitato azionisti fa parte della commissione
per il Fondo di solidarietà, che decide il ristoro degli azionisti più in difficoltà, come trasparenza
vorrebbe.
Durante l’assemblea ci sono stati scontri e i toni si sono alzati. Segno del fatto che la rabbia è
tanta e la minaccia di proteste eclatanti pure. I rappresentanti hanno cercato di calmare le
acque e invitare al dialogo con la banca. Almeno in questa fase.
Infine Salvatore Rando, leader della protesta, che ha portato sul tavolo il suo immancabile gilet
giallo, ha rimarcato la necessità di coinvolgere la Banca d’Italia, il Ministero dell’economia e della
Finanza e la Consob in questa crisi a danno dei risparmiatori che – purtroppo – non è stata affatto
superata e coinvolge anche le istituzioni.

di Redazione23 Dic 2019 22:12
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