Molto più che semplice “cacca” di galline. Il Comune sospenda l’autorizzazione

Giovanni Avola non è più segretario della CGIL da qualche anno e la foto fa riferimento alla sua carica precedente. Però è modicano doc e ha a cuore non solo le sorti dei lavoratori tutti ma anche lo sviluppo che un territorio può avere attraverso gli investimenti e  la tecnologia. Avola sa anche quanto possa essere pericolosa la pressione politica ed economica per le amministrazioni. Il riferimento è alla questione dell’impianto di biogas , L’ex segretario ci ha inviato questa nota:
La massiccia partecipazione di cittadini e di consiglieri comunali di Pozzallo al Consiglio Comunale aperto di Modica sulla realizzazione dell’impianto di Biometano in Contrada Bellamagna – Zimmardo, evidenzia quanto tutela della salute e dell’ambiente e legalità siano sacrificate sull’altare della politica, spesso asservita ai potentati economici esterni alla città.
Ieri come oggi si abbatte sul nostro territorio una sorta di colonizzazione e di espropriazione
economico/ambientale.
Nel 1981 alcuni operatori finanziari calabresi con un gruppo di avicoltori modicani volevano
realizzare un grosso essiccatoio di concime pollino in C.da Ciacero-Cammaratini-Abremi. La violenta
reazione popolare costrinse il comune di Modica a cassare l’autorizzazione già data ed oggi su quel sito
opera la più grande struttura orto-vivaistica della Sicilia, l’Ecofaber.
Adesso una cordata finanziaria di catanesi e messinesi assieme ad altri operatori avicoli locali è
stata autorizzata a costruire un mega impianto di biometano in C.da Bellamagna, a 700 metri dalla
periferia abitata di Pozzallo e a meno di 2 km dal centro. Di fatto sarà un impianto industriale (il più
grosso della Sicilia viste le modeste dimensioni delle strutture di Biancavilla e Assaro) attrezzato per
trasformare in biometano concimi e rifiuti vari provenienti dall’intera isola.
Per produrre 499 mc all’ora di biometano 15 tonnellate di reflui al giorno collasseranno la viabilità
adiacente con un volume di traffico di 11324 viaggi annui, pari a 64 giornalieri, che intaseranno la
stradina consortile Bellamagna – Zimmardo, cioè l’unico accesso.
I miasmi e gli insetti soffocheranno la città di Pozzallo; Santa Maria del Focallo, Maganuco,
Marina di Modica e Sampieri saranno contaminati. Un durissimo colpo per il turismo: gli
operatori del settore sono in allarme perché fioccano già le prime disdette sui pacchetti vacanze
primavera-estate 2020, sebbene l’inizio dell’opera non sia ancora avvenuto. Il danno ambientale
sarà incalcolabile: l’impianto sorgerà in un’area interclusa di 7 ettari, solcata da muri a secco,
ricca di carrubi, olivastri, olivi, lentischi, fiancheggiata da terreni con vincoli paesaggistici e a
ridosso della necropoli del 1300 a.c. di Bellamagna. L’inquinamento delle falde che alimentano i
pozzi artesiani a valle sarà inevitabile. Non si conosce la destinazione del digestato nè l’allocazione
dei reflui prima del trattamento.
E’ possibile che un sito con queste peculiarità abbia potuto avere l’autorizzazione per allocarvi un
impianto di biometano? Purtroppo è stato possibile perché l’Amministrazione Comunale di Modica:
● ha concesso con superficialità la procedura abilitativa semplificata per evitare il Via-Vas di
competenza regionale
● ha giustificato la pubblica utilità pur in assenza dei supporti tecnici necessari per il conferimento
del biometano nella rete Snam
● in violazione delle norme di attuazione del Piano Paesaggistico non ha richiesto i pareri della
Sovrintendenza ai BB.AA.CC. di Ragusa ed ha persino ignorato la richiesta della stessa del
17/12/2018 per partecipare alle tre conferenze di servizio tra marzo e giugno 2019 e adesso si
rifiuta la consegna degli elaborati tecnici al Sovrintendente.
Dunque un iter amministrativo con alcuni interrogativi, lacunoso ed omissivo, tanto che il 23
luglio scorso la prima autorizzazione del 15 luglio è stata revocata in autotutela, prima di arrivare
a quella definitiva del 29 agosto.
La mobilitazione popolare straordinaria della città di Pozzallo e di gran parte di quella modicana
degli ultimi giorni, pur valutando legittima la realizzazione di un impianto di biometano nel nostro
territorio, ritiene inidoneo il sito di C.da Bellamagna perché nocivo per la salute e per la salubrità
dell’aria di Pozzallo e della fascia costiera nel tratto Santa Maria del Focallo, Maganuco, Marina di
Modica, Sampieri.
Il crescendo di sconcerto, rabbia, sfiducia, amarezza della nostra comunità va governato,
merita rispetto ed esige risposte. Il Comune di Modica sospenda in autotutela il provvedimento
autorizzativo del 29 agosto 2019 alla Biometano Ibleo, successivamente acquisisca il parere della
Sovrintendenza di Ragusa e quindi riconvochi una conferenza di servizio con la Sovrintendenza
allargata ai Comuni di Pozzallo, Ispica, Scicli e al Consorzio Stradale Bellamagna – Zimmardo
Non saranno più tollerati omissioni, impuntature, decisionismi e sottovalutazioni. Potrebbero
creare corto circuiti di cui questa comunità non ha bisogno!

di Direttore29 Nov 2019 17:11
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