Vigarano di nuovo bestia nera: al PalaMinardi la Passalacqua gioca male e perde

Da qualche stagione il sortilegio sembrava sfatato, invece, purtroppo, non è così: Vigarano è ancora la bestia nera della Passalacqua, caduta, a sorpresa e senza attenuanti, al PalaMinardi dopo aver fornito la peggior prestazione dell’anno. Una botta pesantissima, che non solo costa il primato, adesso condiviso con Schio, Venezia e S. Martino, ma, soprattutto costringe a fare i conti con la realtà e ritornare bruscamente (molto) con i piedi per terra. Questo è un dato di fatto, del resto emerso chiaramente in una gara che ha visto le ferraresi in vantaggio per più di trentanove dei quaranta minuti. Ovviamente le assenze di Dearica Hamby, negli Usa con un permesso, e quella, di sicuro lunghissima di Marytina Kacerik, hanno giocato contro le aquile, però non va dimenticato che anche le ospiti erano prive di una straniera. Quindi, ancora una volta il succo è che gli errori si pagano, e con Vigarano gli errori sono stati tanti: anche, e perfino, dopo il sorpasso a un minuto e otto secondi dalla sirena che avrebbe potuto, e dovuto, segnare il sospiratissimo decollo verso il successo. Decollo che non c’è stato, con la conseguenza che, riprese dalla breve fuga solitaria, le biancoverdi adesso non hanno più “paracadute”: anche se partono maglio, grazie alle vittorie con buon margine nello scontro diretto e se trarranno vantaggio dal fatto che le altre tre dovranno battersi tra loro (domenica che Schio-Venezia !). Perdere come si è persa una partita pronosticata da vincere “bene” è un peccato grave, per il quale c’è solo da sperare che valga da lezione e che non si ripeta: un peccato grave da cancellare subito, con la vittoria confortata da una prestazione convincente già domenica a Battipaglia. In casa Passalacqua lo sanno tutti,  e lo ha ribadito anche il commento a fine gara di coach Gianni Recupido: “Non ci sono scusanti di nessun genere: la peggiore partita della stagione, con un pessimo atteggiamento e pessima difesa. Quando giochi così poi perdi fiducia anche in attacco, quindi non c’è niente da dire, abbiamo strameritato questa sconfitta. L’unica cosa che spero è che serva da insegnamento. Non c’è altro da aggiungere, abbiamo giocato al 20%, e se giochiamo al 20% produciamo questo. Bisogna capire che bisogna difendere, sbattersi, passarci la palla: quando lo facciamo siamo una delle migliori realtà del basket italiano, quando non lo facciamo forniamo queste prestazioni. Per finire primi, non abbiamo più margini per fare errori nel girone d’andata e non ne abbiamo nemmeno nel girone di ritorno. Noi ci siamo complicati la vita, e noi dovremo uscire da questa complicazione”.

di Redazione25 Nov 2019 09:11
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