Halloween? No grazie meglio la “notte dei santi”

Halloween è una tradizione dei paesi del nord europa che si basa soprattutto sull’economia e il divertimento ma non certo sul sentimento religioso. da anni si tenta di importare anche in Italia  questa, diciamo cosi, festa ma trova sempre forti avversioni in quelle che sono le reminiscenze della nostra gente. E poi che male c’è a voler ricordare tutti i santi e subito dopo i nostri defunti. Ecco l’iniziativa dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute che ha programmato, per la vigilia della
solennità di Tutti i Santi, giovedì 31 ottobre, un itinerario di solidarietà con le
fragilità attraverso le corsie dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. sarebbe auspicabile come accade in tante altre città d’italia con l’aiuto delle curia estendere queste iniziative all’intera comunità coinvolgendo luoghi e associazioni. Intanto accontentiamoci di questo:  “La
Parrocchia che esce è una comunità che incontra e si lascia incontrare”: partendo
dalla tematica dell’anno pastorale 2019/2020 della diocesi di Ragusa, sarà offerta agli
adolescenti e ai giovani un’alternativa ad Halloween, ovvero la possibilità di andare
in profondità, proponendo loro l’universale chiamata alla santità. “L’iniziativa –
spiega il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – è un invito ad
essere “discepoli e missionari” sul nostro territorio. Sarà dunque una Notte dei Santi
speciale. Invitiamo a partecipare tutti i gruppi di adolescenti e giovani delle
parrocchie e dei gruppi discepoli e missionari tra quelli presenti sul nostro territorio
con i loro educatori. La Notte dei Santi sarà vissuta straordinariamente in chiave di
solidarietà con le fragilità. Il programma prevede alle 15 il ritrovo in portineria,
l’inizio del percorso nelle corsie e l’animazione in Pediatria e al Pronto soccorso. Il
percorso coinvolgerà tutti per riscoprire le radici del proprio battesimo, le peculiarità
dell’essere cristiani, l’impegno a partire per essere nel mondo annunciatori del
Vangelo. Il percorso legato all’avere (che tocca il vissuto dei ragazzi, le loro
esperienze, la preghiera e il riferimento alla Parola di Dio) è un accompagnamento
che aiuta a cogliere che quello che abbiamo (casa, cose, domande, tempo, sogni) va
restituito nel segno del dono, del servizio, della testimonianza e quindi della
solidarietà. Alle 16, poi, all’interno della cappella dell’ospedale, i ragazzi presenti
all’iniziativa racconteranno la storia dei loro santi e riceveranno un simbolo di
solidarietà”. Sempre per la vigilia della solennità di Tutti i santi, dalle 15 alle 17,
nella cappella della clinica del Mediterraneo, ci sarà l’adorazione eucaristica che avrà
per tema “Vogliamo illuminare una notte che il mondo chiama Halloween adorando
Gesù, unica luce del mondo”. “L’esperienza della santità – spiega don Occhipinti – si
esprime nell’amore ricevuto e scambiato: siamo chiamati tutti a vivere così, la verità
di noi stessi si esprime quando ci mettiamo in gioco. Da soli si è più portati a
rinunciare, ma insieme il cammino è più facile e possiamo superare le difficoltà”.

di Direttore29 Ott 2019 09:10
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