Crescita, lavoro e sviluppo.

“Un calendario delle opere e quali sono i tempi di realizzazione
previsti. Un tavolo territoriale di verifica dei lavori con un protocollo siglato tra Regione e
organizzazioni sindacali.”
Lo ha chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, il segretario generale della
USR Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, al termine del convegno “Disegniamo il SudEst” organizzato
dalla UST Cisl Ragusa Siracusa all’Urban Center del capoluogo aretuseo e moderato dalla
giornalista Laura Valvo.
All’unità di intenti, con un appello lanciato alla politica, alle istituzioni e alle imprese, si era
appellato, nelle sue conclusioni, il segretario generale della Cisl territoriale, Paolo Sanzaro.
“Questo territorio – ha detto – non può prescindere da una seria programmazione del suo rapporto
con le infrastrutture.
Questo tema è centrale nel dibattito sulla questione meridionale sin dal 1861. Ma realizzare le
infrastrutture non è soltanto un aspetto politico, ma credo sia, innanzitutto, un’esigenza etica.
A questo dobbiamo guardare e a questo mira anche l’incontro di oggi. Noi, come Cisl, lo abbiamo
ben chiaro. Bisogna condividerlo, bisogna fare in modo di lavorare insieme per creare quelle
infrastrutture del futuro.
Solo così, anche in questo modo, riusciremo a trattenere qui i nostri giovani. Ad attrarre
investimenti, a viaggiare sulle autostrade dello sviluppo.”
Sanzaro, in fase di presentazione, ha offerto alla platea il focus del sistema infrastrutturale dei due
territori. Fotografia reale di due province che sono strategiche per l’economia siciliana, ma ancora
alle prese con ritardi e mancanze.
“Dalla Rosolini-Modica alla Ragusana, dai collegamenti ferroviari agli scali aeroportuali, dai porti
alle Zone economiche speciali – ha detto – queste due province meritano attenzione e
programmazione. Così come non dobbiamo mai ritenere secondarie le cosiddette infrastrutture
immateriali. Questo territorio, per concorrere, deve poter avere un sistema di reti digitali che gli
consenta di alzare la qualità della vita dei suoi abitanti e delle imprese.”
Dati, criticità e priorità dei singoli settori sono stati sviscerati dai segretari generali di categoria.
Paolo Gallo, segretario generale della Filca Cisl Ragusa Siracusa, sottolineando l’impegno
dell’assessore Falcone sulla Rosolini-Modica, ha comunque evidenziato la crisi del settore delle
costruzioni. “Dati, purtroppo, evidenziati – ha sottolineato – dalla contrazione della massa
salariale registrata dalla Casse edili di Ragusa e Siracusa.”
Nino Giannone e Alessandro Valenti, responsabili, rispettivamente, del presidio Fit Cisl di Ragusa e
Fit Cisl di Siracusa, si sono soffermati sulla strategicità di alcune infrastrutture di collegamento.
Particolare attenzione a quello con l’aeroporto di Comiso e, attraverso la Ragusana, con quello di
Catania. E poi l’importanza e l’opportunità rappresentata dalle Zes; da quella di Augusta a quella di
Pozzallo e Vittoria. Quindi l’esigenza di rilanciare il trasporto ferroviario e le vie del mare.
A confrontarsi con il sindacato i sindaci di Siracusa e Ragusa. Francesco Italia ha sottolineato che
siamo poco accessibili anche a causa delle tariffe troppo alte per raggiungere questa parte di
Sicilia.
Giuseppe Cassì ha ricordato come quella di Ragusa sia tra le province italiane senza un chilometro
di autostrada. “Sono per implementare la linea ferroviaria esistente – ha detto il promo cittadino di
Ragusa -Resta assurdo, però, che la domenica non ci siano treni in circolazione. Iniziamo da qui.”

Al tavolo organizzato dalla Cisl per disegnare il Sud Est, Luigi Alini della facoltà di Architettura di
Siracusa dell’Università di Catania.
“Sono calati gli investimenti per le infrastrutture – ha puntualizzato il professore che si occupa, tra
l’altro, di rigenerazione urbana – Ci concentriamo su come ridurre il debito ma non investiamo
nello sviluppo. Dobbiamo avere una visione alimentata da un realismo fantastico anche se spesso
abbiamo le risorse ma non i progetti.”
Un tema, quello delle infrastrutture, che “non può essere trattato al ribasso”, ha aggiunto Paolo
Amenta, vice presidente di Anci Sicilia.
Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture, ha chiesto alla Cisl di “essere pungolo
continuo in tema di lavori e collegamenti”.
“Per noi resta strategica la Ragusa-Catania – ha ribadito – e abbiamo chiesto al nuovo governo di
aprire subito un tavolo al Cipe per fissare entro ottobre gli ulteriori passaggi. E in tema di
collegamenti ferroviari porto a questa assemblea l’impegno del governo a finanziare, entro l’anno,
i lavori di velocizzazione della tratta Augusta-Targia.”
Una serie di impegni che il segretario generale della Cisl siciliana, Sebastiano Cappuccio, ha voluto
sintetizzare nella richiesta avanzata al rappresentante di governo.
“Così come chiesto a livello regionale già a maggio – ha sottolineato – chiediamo a Falcone di
insediare un tavolo permanente dove ci sia un calendario delle opere e quali sono i tempi di
realizzazione previsti. Un tavolo territoriale di verifica dei lavori con un protocollo siglato tra
Regione e organizzazioni sindacali.
Serve un piano di sistema con tutti i soggetti del territorio per ottenere risultati. L’elenco delle
somme a disposizione è lungo ma serve essere chiari sul loro utilizzo e sui tempi. C’è necessità di
condividere i percorsi con una serie di verifiche intermedie perché il sud non ha più tempo. Crescita,
lavoro e sviluppo del paese e della Sicilia sono vitali infrastrutture per i cittadini.”

di Redazione25 Set 2019 21:09
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