Tante riunioni e commissioni ma quelle che contano vengono dimenticate

L’amministrazione comunale di Ragusa guidata dal sindaco Cassì si è dotata di tutta una serie di organismi consultivi che dovrebbero dare un impulso strategico in ambito edilizio e di sviluppo economico oltre che culturale e ambientale. Abbiamo assistito ad incontri con un certo numero di partecipanti, sorteggiati tra molti, quindi non scelti per capacità ed esperienza, e riunioni su vilai d’accesso o ambiti museali ma, intanto, mancano quelle che sono state le colonne portanti della crescita di Ragusa in ambito turistico e culturale. Insomma tra il lusco ed il brusco, così dicono al nord, ci siamo scordati della commissione su Ibla, meglio definita come commissione centri storici, che era stata di fatto abrogata da Piccitto e Iannucci e che nessuno intende rimettere in piedi. Forse perchè c’è poca “trippa per gatti ” ma è certo che quell’organismo che nel passato aveva dettato, giusto o sbagliato, le linee guida della rinascita di Ibla e dei centri storici, ora non viene convocato da tempo. Nella foto una riunione della commissione ai tempi di ai tempi del Vice Sindaco Cosentini.   La denuncia arriva  anche dal capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola. “E’ assolutamente strano
quello che sta accadendo – dice Chiavola – come se ci fosse la volontà politica,
da parte della maggioranza, di penalizzare questo organismo consiliare. Capisco che
la Giunta Cassì si stia impegnando, come e forse più della precedente
amministrazione grillina, a risparmiare sui costi della politica, mentre nel campo
degli spettacoli e degli eventi utilizza il metodo dello spendi e spandi, ma siamo
arrivati a dei livelli davvero ridicoli. Con il consiglio le cui sedute sono ormai ridotte
clamorosamente di numero, e questo accade soprattutto perché l’amministrazione
comunale non riesce a produrre atti – continua Chiavola – abbiamo una commissione
dei centri storici di cui si sono perse letteralmente le tracce, come se non esistesse.
Chiavola aggiunge che “tutto ciò impedisce ai privati che attendono contributi
per le incentivazioni economiche o il rifacimento di facciate di avviare
ristrutturazioni e quindi lavori e movimento di denaro, cioè agevolare l’economia
circolare. Invece i fondi della legge su Ibla, così facendo, rimarranno bloccati. Non
vorremmo che essendo la sua parte politica minoranza in commissione, Cassì abbia
deciso di bloccare tutto perché non ne ha il controllo politico. Se così fosse e se tutto
non si sblocca entro qualche giorno, ci rivolgeremo agli enti locali regionali
attraverso la nostra rappresentanza parlamentare”.

di Direttore03 Lug 2019 18:07
Pubblicità