Mi vendo…… anche il palazzo della Prefettura.

Peggio di così non si può andare. La provincia vende i “gioielli di famiglia per fare cassa. Come i nobili decaduti di una volta. E a pensarci bene le ex province vantano un passato illustre e ricco di soddisfazioni, almeno quella di Ragusa, portata ad esempio in tutta la regione. E ora per tirare a campare si vanno vendendo le proprietà. Non sarà facile. Vorremmo sapere chi avrà voglia di comprarsi ad esempio la prefettura, con tanto di salone di rappresentanza e di affreschi del Cambellotti. Intanto la notizia è questa:
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha avviato l’azione di alienazione di 36 beni immobili secondo un determinato piano approvato da una delibera del Commissario straordinario con i poteri della Giunta. Sul sito istituzionale dell’Ente ( www.provincia.ragusa.it ) è stato pubblicato il bando della manifestazione di interesse che scadrà il 16 aprile 2019 alle ore 12. Tra i beni da alienare alcuni palazzi storici di proprietà dell’ex Provincia come Palazzo Floridia (Modica) e l’ex Caserma dei carabinieri di Ispica ‘quotati’ 400 mila euro nonché il piano terra di palazzo Pandolfi a Pozzallo fissato a 430 mila euro. Nell’elenco dei beni alienabili sono stati inseriti anche la pista di atletica leggera di Donnalucata valutata 1,6 milioni di euro e l’immobile di contrada Perciata (ex centro di ricerca agricoltura di Vittoria) con annessa area agricola valutato 10 milioni di euro. Nel piano dei beni alienabili è stato di nuovo inserito il Palazzo della Prefettura quotato 10 milioni di euro nonché l’ex Masseria Tumino di contrada Castiglione valutata insieme ai terreni 800 mila euro
Ma vi sono anche 6 appartamenti in via Carducci a Ragusa, ex alloggi dipendenti,
quotati tra 60 e 70 mila euro nonché diverse casette cantoniere ubicate nelle strade provinciali e due terreni di proprietà: uno a Scoglitti destinato alla realizzazione dell’ex Ostello della Gioventù e l’altro con fabbricato sull’ex strada provinciale Vittoria-Scoglitti destinato a Città dei ragazzi.
Il piano di alienazione di alcuni immobili, proposto dai dirigenti competenti secondo una razionale pianificazione di dismissione, è una misura per il recupero di fondi anche per la difficile situazione finanziaria dell’Ente che al momento è in fase di pre- dissesto e non ha proceduto all’approvazione del bilancio 2018-2020 perché in
squilibrio strutturale.

di Direttore18 Mar 2019 18:03
Pubblicità