Noi l’avevamo detto. Cascone critica la Sac [intervista]e il Vussia chiede la revoca della concessione.

Prima di tutto diciamo che la foto è di repertorio e quindi passiamo all’articolo.
Dopo il comunicato stampa di Aeriblei e l’intervista rilasciata dal presidente Cascone, che potete vedere inserita nell’articolo, si incomincia a capire che i rapporti anche con la Sac non sono idilliaci. Cascone dice che la società di gestione di Catania ha molte colpe sull’andamento della Soaco e il Vussia coglie la palla al balzo per ricordare che segnalazioni in tal senso erano state già fatte del comitato in varie occasioni. Ecco il suo comunicato:
“Sono otto mesi che facciamo denunce ed esercitiamo una pressione costante, ma il futuro di Comiso, nonostante le improvvise dimissioni dell’ex Amministratore Giorgio Cappello, resta legato a Fontanarossa. Se il sindaco di Comiso non tornerà sulle posizioni espresse lo scorso agosto, l’aeroporto Pio La Torre sarà presto in mani straniere.” Ad affermarlo è Claudio Melchiorre, presidente del Vussia.
Il Comitato viaggiatori ricorda che le perdite della società di gestione sono sempre da brivido, che non ci sono state variazioni nella struttura e nello stile gestionale, con una pianta organica doppia tra dipendenti diretti e esternalizzazioni. “Insomma, Comiso costa il doppio e rende la metà perché schiavo della gestione catanese, poco accorta o volontariamente deficitaria.”
Il Vussia è soddisfatto perchè anche l’imprenditoria casmenea ha finalmente alzato la voce per sottolineare come il futuro dell’aeroporto di Comiso, con gli attuali programmi, non apporterà benefici allo sviluppo territoriali.
“Quando e se questo dovesse accadere, le responsabilità politiche saranno chiare e chi ha promesso di tutelare questo bene infrastrutturale del Comune di Comiso dovrà renderne conto ai cittadini, ai viaggiatori, agli imprenditori del Sud Sicilia e spiegare per quale motivo ha cambiato atteggiamento e linea politica sulla gestione aeroportuale che fallimentare era e tale resta.”
Il Vussia ha quindi invitato il sindaco di Comiso ad avviare le procedure per la revoca della concessione a Soaco per neutralizzare il tentativo di privatizzare l’aeroporto senza spendere nemmeno un Euro per la sua acquisizione definitiva da parte di gruppi imprenditoriali, probabilmente stranieri, che non hanno fama di realizzare investimenti, ma solo profitti.
Per dovere di cronaca ribadiamo che anche chi vi scrive da tempo indica Catania, sia essa Sac, Intersac o Cam Com, come la principale artefice della decadenza dello scalo comisano.

di Direttore27 Feb 2019 14:02
Pubblicità