Cieli siciliani: Futuro e cattive figure

Leggiamo con grande interesse e partecipazione l’articolo apparso oggi sulla Sicilia che è il seguito, naturale, di un altro pezzo a firma dell’amico Barresi,  nel quale per la prima volta si faceva cenno all’idea della Regione, e del suo Presidente,  di scendere nel campo delle compagnie aeree con un proprio progetto. E’ infatti giunta l’ora per la nostra Sicilia di decidere, in proprio, sui collegamenti senza farsi rapinare quotidianamente da compagnie più o meno low e molto cost.

Però non è facile e se non sapessi cosa potrebbe esserci dietro a questi articoli  già mi sarei messo a ridere. Di queste boutade ne ho sentite tante e di gente che ha sbandierato collegamenti, slot, equipaggi eccetera eccettera per poi chiudere miseramente l’esperienza son piene le pagine dei giornali siciliani. E chi vi scrive ha sofferto di persona. Ora cosa c’è di nuovo? Cosa mi fa pensare positivamente? Prima di tutto il fatto che dietro ci sarebbe la Regione, non è una certezza ne di fondi ne di organizzazione, ma almeno c’è qualcosa di concreto come società e un minimo di intervento economico. Poi, guardandomi in giro  ho scoperto chi potrebbe fare e cosa si potrebbe fare addirittura partendo da Comiso.
Il progetto, per la verità lo conoscevo e stava da tempo in evidenza sul tavolo di chi comanda che finalmente, forse sconvolto da quei 540 euro, ha deciso di dare il proprio assenso. Come vi dicevo Comiso avrebbe un ruolo strategico ed essenziale e potrebbe così essere salvato dalle grinfie dei ” catanesi”,

Ma ora serve collaborazione. In pratica se io fossi il sindaco di Comiso e il presidente della Soaco, anche dopo “la gran mala fiura” di qualche giorno fa quando abbiamo fatto ridere l’Italia, sarei già alla ricerca di numeri utili a contattare il possibile management della compagnia nascente per studiare formule di immediata collaborazione futura. A meno che non ci sia sotto una strategia diversa che mira solo al mantenimento dello scalo, cosi com’è, per conservare qualche posticino di comando e di lavoro a spese degli amici catanesi. Cihssà.

Intanto il Vussia dopo la suddetta mala fiura ha mandato il seguente comunicato

Sono passati due giorni dalla brutta figura dell’aeroporto di Comiso e della sua società di gestione, resasi incapace di provvedere al rifornimento del carburante di un aereo Alitalia. Vussia, comitato dei passeggeri del Sud Sicilia, ha deciso, una volta registrata la presa di posizione del presidente della società, di dare la propria solidarietà a Silvio Meli.

“È di tutta evidenza la brutta figura e il danno grave alla società aeroportuale. Esporre il presidente alla necessità di un mea culpa pubblico, mascherato da ira verso l’appaltatore è un brutto colpo.” 

Secondo il Vussia, Soaco evidentemente non poteva sapere che alle undici di sera di una fredda notte di gennaio, l’aeroporto sarebbe stato chiamato agli straordinari. D’altronde, immaginiamo che ci siano difficoltà a eseguire i controlli di efficienza dei mezzi, in un aeroporto che viene gestito con spese quotidiane di circa diciassettemila Euro, delle quali i due terzi sono assorbite da servizi ordinari, di efficienza ed emergenza. 

“Ci domandiamo anche dove siano i depositi di carburante dell’aeroporto e chi avrebbe dovuto realizzarli” chiosa Claudio Melchiorre, presidente del comitato.

“La confusione, oppure la pace dei sensi, al Pio La Torre devono essere notevoli, considerato che, a quanto si sa, nessuno ha ancora ceduto le deleghe al nuovo amministratore, nonché accountable manager, né si sa se sia stata convocata un’assemblea per la distribuzione di queste, o per adempiere alla ricostituzione del capitale sociale ampiamente al di sotto dei minimi previsti dalla legge.”

Queste partite sono sulle spalle del Presidente Silvio Meli e, in seconda battuta, del presidente del collegio sindacale Giovanni Antonio Catalano.

“Crediamo sia giusto solidarizzare col presidente che, in assenza di decisioni dell’assemblea, deve fare fronte alle richieste di risarcimento dei passeggeri del volo Alitalia da Roma per Palermo dirottato a Comiso, all’assenza di un amministratore delegato nei suoi pieni poteri, nonostante la sua nomina sia avvenuta molte settimane fa, all’evidente incapacità gestionale di Soaco.”

di Direttore07 Gen 2019 12:01
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