Passalacqua in vena, battuta Lucca oltre lo scarto finale

Ritornata a casa dopo due trasferte, la Passalacqua ha messo in mostra una sfilza di “belle cose” per buona parte della gara, costringendo Lucca ad essere in condizioni di  competere alla pari soltanto a sprazzi: alle toscane bisogna comunque riconoscere di essersi battute fino in fondo e non aver mollato neppure quando sembravano a un passo dalla scoppola da ricordare. Com’era giusto alla fine la vittoria ha premiato la squadra che ne era (molto) meritevole e non aveva mai dovuto davvero temere l’eventualità di un “ribaltone”: forse invece che “appena” in doppia cifra il divario avrebbe dovuto essere più ampio, ma la sensazione di superiorità assoluta offerta nel primo tempino basta e avanza per sentirsi soddisfatti. Come tutte le aquile che si rispettino, le “nostre” cominciano subito a volare altissimo: due break spaccagambe di fila, ognuno di undici punti, con nel mezzo solo un canestro ospite. Per il resto, da lato Lucca un continuo subire e basta, come spiegato benissimo dal micidiale 26-4 di chiusura. Molto, molto più del prevedibile e dell’immaginabile, ma specchio fedele di quanto visto sul parquet. Il secondo quarto si apre col risveglio lucchese, al quale le locali oppongono una risposta devastante che fa salire la differenza a quota ventisette: poi il logico, inevitabile “ridimensionamento” (comunque relativo) per rifiatare dopo la partenza sprint. Gianni Recupido ne approfitta per inserire Giulia Bongiorno, che lo ricambia con una prova splendida (anche un canestro, una bomba applauditissima e un assist) e Lucca aggiusta la mira, riducendo le distanze a sedici punti: che sono ancora tanti, ma sono anche un mezzo miracolo se si considera che fino a tre minuti dal riposo lungo i punti lucchesi erano sotto la doppia cifra. Dopo il rientro una terza frazione “regolare”, con l’equilibrio segnato dai quindici punti a testa. L’ultimo quarto trova quindi le biancoverdi avanti di sedici: basterà per vivere di rendita? Si direbbe di no, perché le lucchesi piazzano un break di otto punti e portano lo scarto sotto la doppia cifra, ma per pochissimo. Giusto il tempo necessario alle ragazze di casa per “adottare i provvedimenti del caso”, anche a suon di bombe, e mettersi fuori portata, gestendo poi la situazione con disinvoltura fino alla sirena. Che ufficializza un successo di peso per la classifica (ora guidata da Venezia, vittoriosa a Schio) e vale oro per il morale, in una gara in cui le straniere hanno continuato a brillare, Chiara Consolini ha ripreso a bruciare la retina, la difesa ha fatto in pieno il suo dovere e Giulia Bongiorno ha avuto la “consacrazione” con quasi undici minuti giocati. Domenica altra battaglia a S. Martino di Lupari.

TABELLINO – Passalacqua Ragusa – Gesam Lucca 67-56

RAGUSA: Consolini 9, Cinili 5, Formica, Gatti ne, Rimi ne, Harmon 13, Gianolla, Soli, Savatteri ne, Bongiorno 5, Hamby 18, Kuster 17. Allenatore Recupido.

LUCCA: Vaughn 17, Orazzo 5, Gatti 6, Reggiani 4, Ngo Ndjock, Graves 14, Carrara ne, Ravelli, Salvestrini ne, Treffers 10. Allenatore Serventi.

PARZIALI: 26/4 -12/18 – 15/15 – 14/19 —- ARBITRI: Martellosio di Buccinasco, Trifiletti di Messina e Di Toro di Perugia.

di Lina Giarratana04 Nov 2018 21:11
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