Craking: In crisi la produzione e la vendita dell’uva da tavola
Il termine inglese “cracking” deriva dalla parola “crack” che significa “rottura“, proprio come ci ricorda il suono alla sua pronuncia. Il cracking è stato un fenomeno molto comune nel settembre 2017, ma anche gli anni passati ci sono stati casi in tutto il paese che hanno messo in ginocchio centinaia di frutticoltori.
Il cracking, o spaccatura dei frutti, viene considerato una fisiopatia. Una fisiopatia è una patologia della pianta non dovuta ad agenti esterni, come potrebbe essere per i virus, i batteri o gli insetti dannosi, bensì è causata da carenze o eccessi di elementi nutritivi, o comunque da squilibri fisiologici.
Cause
Come tutti sappiamo, questa estate 2018 è stata davvero molto calda e soprattutto arida. La mancanza di acqua per via piovana ha provocato molteplici difficoltà alle nostre colture e queste hanno portato inevitabilmente ad un danno economico per l’impresa agricola.
Il fenomeno del cracking è stato leggermente più frequente al Sud Italia, zona che tutti gli anni è a rischio a causa del suo clima e delle alte temperature. Ora arrivata la fine dell’estate, gran parte del nostro paese è stato vittima di forti temporali e acquazzoni. L’acqua ha portato tanti nutrienti con sé, che alla pianta mancavano da tempo, ma in modo eccessivo.
Dato che le piante in questo periodo inviano i nutrienti dalle radici soprattutto ai frutti perché devono assicurarsi la vita della “progenie” (cioè i semi, saranno i loro futuri figli), devono anche assicurarsi che il mezzo con cui mandano i semi in terra, cioè il frutto, sia il più possibile ricco di risorse nutritive, in modo da ridarle poi al seme quando ne ha bisogno.
È quindi urgente intervenire a sostegno del comparto agricolo vitivinicolo del territorio dell’IGP ‘Uva da tavola di Mazzarrone’ nei territori dei comuni di Caltagirone, Mazzarrone, Licodia Eubea, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, gravemente danneggiato dal fenomeno del “Cracking” che ha reso incommercializzabile almeno il 50% della produzione di uva da tavola”. Lo si dice in un’interrogazione all’Ars dove chiede al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale all’