Violate molte regole nel settore autotrasporti. Appello della CGIL

Registriamo l’accorata  denuncia della Filt CGIL che  continua a ricevere segnalazioni dai propri iscritti in riferimento alla mancanza del rispetto delle regole e della legalità nel settore dell’autotrasporto merci.
Questo è un settore particolare ma, l’assenza o l’esiguità dei controlli da parte
degli organi competenti l’ha trasformato in una sorta di giungla dove vige la regola
del più “furbo” o del più spregiudicato.
L’illegalità è diventata così una regola e così oltre al fatto che in pratica non esiste l’applicazione del CCNL di settore che è frequentemente sostituito dal pagamento a cottimo, non si rispettano i tempi di guida e di riposo e per risparmiare sui contributi sociali, si utilizza il part-time fittizio a fronte orari effettivi di guida off-limits.
La cosa più grave è l’uso indiscriminato di cosiddetti “aiutini” e sono sempre
più numerose le aziende che “OBBLIGANO” gli autisti a usare delle calamite per
falsare il cronotachigrafo.
L’uso di queste magneti inibendo i sistemi di sicurezza, alterano la registrazione dei tempi di guida e di riposo e rappresentano un grave problema alla sicurezza stradale, attentando alla vita dell’autista o dell’ignaro automobilista.
L’introduzione recente, anche se ancora graduale dei cronotachigrafi di nuova
generazione, che non permettono più l’uso dei magneti, ha incentivato l’uso illegale
di carte tachigrafiche intestate a soggetti diversi dal titolare.
Queste situazioni descritte fanno si che gli autisti e loro famiglie vivono
situazioni di forte disagio, sottoposti al continuo ricatto occupazionale e retributivo
aggravato dal fatto di incorrere nel reato sempre possibile di omicidio stradale.
In queste condizioni non vi è dubbio che l’autista si trovi sempre più spesso a
dovere scegliere tra il rispetto della legge e perdere il lavoro o soccombere non
rispettando la legge per lavorare.
Anche le grandi committenze nazionali, nei settori del petrolio, del cemento
dei rifiuti speciali spesso sottostanno a questo sistema facendo finta di nulla,
nascondendosi dietro il fatto che comunque le aziende di trasporto presentano il
DURC.
Questo pone un grave problema, in quanto si potrebbe pensare che esistono
anche dei DURC falsi o falsificati dove viene rilasciata la certificazione senza andare
a controllare effettivamente quale sia il contratto applicato e quant’altro correlato.
Tutto ciò non fa altro che favorire la concorrenza sleale tra le aziende con il
risultato di espellere dal mercato le aziende “virtuose “ lasciando campo libero a
quelle meno rispettosi dei lavoratori delle leggi e dei contratti.
Sarebbe invece necessario anche in riferimento alle responsabilità in materia
di sicurezza strade, verificare la corrispondenza delle presenze in buste paga con le
tracce del cronotachigrafo che registra gli effettivi tempi di guida e i versamenti
contributivi e fiscali.
La filt CGIL  si rivolge alle autorità  per mettere in essere iniziative atte ad arginare tale problematiche, consapevoli che non può essere solo un fatto di polizia, ma occorre
ampliare i riscontri con controlli incrociati INPS, INAIL, ISPETTORATI, POLIZIA
STRADALE e altri organi istituzionali preposti al fine di aggredire il fenomeno
riportandolo nei parametri di legalità.
Ai signori Prefetti chiediamo di poter avviare iniziative con la convocazione di
un tavolo tecnico con tutti i soggetti della filiera per potere mettere fine o arginare
l’illegalità denunciata, dare serenità agli autisti e alle loro famiglie, aumentare la
sicurezza sulle strade e ridurre la concorrenza sleale fra imprese che rispettano le
regole e quelle prosperano nell’illegalità

di Redazione06 Ago 2018 10:08
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