Continua l’offensiva dell’ex consigliere Dipasquale contro i suoi vecchi compagni di partito, colpevoli di snaturare il M5S

Riceviamo e pubblichiamo.

“Prendo atto di quanto sta avvenendo nel M5S Ragusa in seno alle ultime vicende che stanno accompagnando la campagna elettorale delle prossime elezioni amministrative del 10 giugno.
Nonostante nel 2016 il sottoscritto abbia lasciato la carica di consigliere comunale conferitomi dalla cittadinanza nel 2013, in qualità di membro fondatore del movimento a Ragusa e appassionato di politica attiva, sento il dovere civico di esprimere opinioni politiche a garanzia dei valori di onestà e trasparenza che contraddistinguono tutto il M5S.
Chi mi conosce, sa che in seno a tutte le attività politiche ed ideologiche che sono state portate avanti dal movimento cittadino, ho sempre cercato di tenere una linea fedele ai principi dello stesso, il che non mi preclude la possibilità di poter continuare il mio attivismo ed avere la libertà di esprimermi anche in maniera critica rispetto ad atteggiamenti che disattendono le regole ed i principi fondatori del nostro organo politico.

A questo proposito, ricordo alla cittadinanza ed ai miei ex colleghi consiglieri che alla base delle mie dimissioni – non solo per motivi personali – ci sono pubbliche critiche rispetto ad alcune scelte compiute dall’amministrazione odierna e dalla maggioranza: mi riferisco a due gravi episodi che sono il preambolo degli attuali avvenimenti:

1: l’accaparramento della presidenza del consiglio comunale in data marzo 2016 da parte dell’attuale candidato sindaco, grazie anche all’appoggio politico di consiglieri di opposizione;

2: la scelta di dare la doppia carica di assessore ad esponenti che erano già consiglieri di maggioranza, disattendendo così il nostro regolamento interno.

Queste vicende hanno portato alla perdita della maggioranza in Consiglio comunale, ed al susseguirsi di conflitti interni e rivalità.

Ad oggi i problemi all’interno del M5S Ragusa sono più che peggiorati: le discordie tra i membri attivisti hanno portato alla nascita di un secondo meetup, alcune registrazioni audio confermano le forti rivalità interne, la piattaforma meetup storica è stata presa in carico da uno sconosciuto che ha anche rilasciato dichiarazioni che pongono perplessità, ombre e dubbi sui criteri di composizione della lista dei candidati che gli organi ufficiali hanno certificato, riunitosi (come affermato dall’anonimo utente) in incontri privati ed esclusivi.
Rispetto a queste questioni, che denotano mancanza di trasparenza e sollevano dubbi rispetto alla natura del movimento stesso, chiedo a chi si sta candidando alle prossime elezioni amministrative:

Quali sono state le logiche e le regole che hanno portato alla scelta dell’attuale candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Ragusa?
Considerata la rivalità tra i due meetup, tale scelta è stata condivisa in maniera unanime?
Perché le figure di Massimo Iannucci indicato dalla attuale sindaco non sono state minimamente tenute in considerazione?
E’ possibile rendere pubblico i criteri di queste scelte visto la tanta decantata Trasparenza?”

di Redazione04 Mag 2018 10:05
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