Orti sociali. La cooperativa Proxima i risultati sono positivi anche in termini di decoro urbano e di produttività

Diventano sempre più produttivi gli orti sociali, situati in via Capaci, a Ragusa, gestiti dalla cooperativa Proxima. Quattro tra questi, nel corso di una cerimonia, nel gennaio scorso, erano stati consegnati al Comune. La Proxima ha continuato a gestirne altri sei che, attraverso l’utilizzo di innovative tecniche di coltivazione e irrigue, hanno permesso di rendere proficua l’attività di coltivazione in un’area densamente abitata con l’obiettivo di promuovere il reinserimento sociale dei beneficiari, facendo sì che potessero essere valorizzate e potenziate le competenze professionali possedute da ciascuno tra questi. La realizzazione degli orti sociali fa parte del progetto Fari 2.0 finanziato dal dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. “Dopo il 15 maggio – sottolinea il presidente di Proxima, Ivana Tumino – ci sarà la consegna dei restanti sei appezzamenti di orto urbano all’ente di palazzo dell’Aquila. Ricordiamo che il Comune è partner del progetto e che ci ha concesso in comodato d’uso gratuito questo appezzamento di terreno assieme all’altro di via Deledda”. I beneficiari sono vittime di tratta che possedevano già un’esperienza nel settore. “Vogliamo sempre puntare l’attenzione sul fatto – chiarisce la coordinatrice di Fari 2.0, Ausilia Cosentini – che l’individuazione dei terreni all’interno della città si può ritenere di fondamentale importanza perché ha permesso, attraverso la realizzazione di tale attività, la rivalutazione ambientale di una zona di periferia, nonché una rivalutazione sociale con un maggior coinvolgimento della comunità. Insomma, una rappresentazione reale e tangibile di una avvenuta integrazione fatta di rapporti umani e non solo di belle parole”. I risultati finora ottenuti sono assolutamente degni di considerazione. E, del resto, basta mettere a confronto gli scatti fotografici tra quando il terreno è stato concesso in comodato d’uso gratuito e quando, invece, lo stesso è stato al centro delle attenzioni del progetto per rendersi conto di come, al di là delle produzioni orticole, la condizione complessiva e il decoro del sito siano notevolmente aumentate. Nel sito di via Capaci sono state piantumate e poi raccolte varie specie orticole (lattughe, pomodori, cipolle, melanzane, zucchine, bietole, piante aromatiche, fragole, peperoni, cavoli, funghi, fragole, spinaci, ecc.). Inoltre, sono state realizzate due compostiere per i residui colturali al fine di ottenere compost da riutilizzare durante il successivo ciclo di trapianti.

di Redazione26 Apr 2018 10:04
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