RECENSIONE DEL LIBRO ‘IO E TE’ DI NICCOLO’ AMMANITI

Leggere è un piacere che da sempre accomuna tutti, ma purtroppo ai giorni d’oggi non tutti riescono a condividere.
Il romanzo di cui ho il piacere di parlarvi oggi è “IO E TE” del celebre autore Niccolò Ammaniti pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 2010 e (per i più pigri) ne è stato tratto l’omonimo film, con la partecipazione straordinaria del grande artista David Bowie con una canzone composta da Mogol per la colonna sonora; come tutti potrebbero pensare fermandosi a leggere solo il titolo dello scritto, non si tratta di un romanzo rosa, ma incontriamo un vero e proprio libro appartenente al genere formativo.
L’autore con la sua bravura riesce a rendere scorrevole il susseguirsi delle vicende, e cosa più importante attira il lettore facendolo integrare nella trama del racconto, suscitando e facendogli comprendere le stesse problematiche che affliggono Antonio (il protagonista) e alla fine del romanzo quando il ragazzo sembra scorgere una luce intorno al vortice che lo circonda, anche noi in veste di persona esterna ai fatti ci sentiamo quasi sollevati, una rinascita letteraria.
Roma. Anno 2000.
Il protagonista è un ragazzo di 14 anni che presenta una personalità molto complessa, infatti non sente la necessità di passare del tempo con i suoi coetanei, come egli stesso cita nel romanzo “Mi piaceva fare finta di amare gli altri.”. Nonostante gli aiuti fornitogli dai genitori, tende a chiudersi sempre di più in se stesso, convincendosi di non voler mai fare parte di quel mondo. Per compiacere la madre mente riguardo un viaggio con i compagni di classe della durata di una settimana, e si richiude in cantina all’insaputa di tutti.
Da qui inizia il percorso del protagonista.
In questo luogo che potrebbe sembrare l’estremizzazione della solitudine, scopre se stesso e fa un incontro speciale che gli cambierà la vita, con cui formerà un legame indissolubile perché entrambi legati da una bugia.
« Tra poche ore sarei uscito da quella cantina. E sarebbe stato di nuovo tutto uguale. Eppure sapevo che oltre quella porta c’era il mondo che mi aspettava e io potevo parlare con gli altri come fossi uno di loro. Decidere di fare le cose e farle. »
L’aiuto di questa nuova persona che si è introdotta in maniera tempestiva nella sua vita, aiuterà il protagonista a uscire dal suo isolamento psicologico.

Alessia Iacono

di Redazione28 Feb 2018 22:02
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