Pozzallo. Zes è un’occasione che il porto non può perdere

L’istituzione della ZES (Zone Economiche Speciali) può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo della Sicilia. Non c’è dubbio alcuno che lo sviluppo economico della nostra terra non può prescindere dal mare. Soltanto dai traffici marittimi la Sicilia può uscire da una condizione di sottosviluppo e di povertà.
Il D.L. 91 del 2017 prevede la nascita delle ZES nelle regioni meridionali. Occorre far presto perché mentre nelle altre regioni del Sud progetti e proposte sono già in dirittura d’arrivo, in Sicilia, nulla è ancora definito si è appena ai nastri di partenza.
Bisogna rimboccarsi le maniche, la regione si deve dotare di un piano strategico di sviluppo e formulare la proposta di istituzione delle ZES indicando le caratteristiche delle aree identificate.
La ZES deve comprendere una o più aree portuali e deve essere una zona geografica chiaramente delimitata e identificata a cui possono essere accluse aree territoriali non direttamente adiacenti all’area principale a condizione che ci sia un raccordo economico e funzionale con le zone portuali.
Il porto di Pozzallo, è dotato di un retro porto urbanizzato vasto che è forse il più grande fra tutti i porti della Sicilia.
Ecco perché la struttura portuale pozzallese non può essere assolutamente esclusa da un discorso di istituzione della ZES perché fa parte integrante della macroarea Catania – Siracusa – Ragusa che ha tantissime affinità economiche, sociali e culturali.
Per tale motivo ritengo opportuno che tutte le forze politiche, sindacali, datoriali, sociali e culturali in uno con le Istituzioni, portino avanti questa battaglia che non è finalizzata soltanto allo sviluppo economico di Pozzallo ma anche alla crescita complessiva della Provincia di Ragusa e della macroarea Catania – Siracusa – Ragusa che con questo strumento può svolgere un ruolo importante nei traffici marittimi del mediterraneo.

di Redazione22 Feb 2018 14:02
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