La sperimentazione infinita

Come l’autostrada Rosolini Modica,  per la quale non si riesce a trovare una soluzione  capace di far terminare l’opera, così  a Ragusa la rotatoria”sperimentale” di via G.Divittorio non  sembra importare all’amministrazione Piccitto che non fa nulla per stabilire la fine del periodo di sperimentazione. Forse non è cosi interessante e d’effetto come quella di Piazza Libertà che invece vide la realizzazione in tempi record.  Lo dicono i rappresentanti del movimento Territorio in questa nota che pubblichiamo.

“Prendere una decisione, per la Giunta a Cinque Stelle, sembra diventata una impresa
insormontabile. Eppure, quando si è trattato di piazza Libertà, i provvedimenti
prefigurati sono stati realizzati in tempi tutto sommato rapidi, anche se gli stessi,
essendo costati qualcosa come 80mila euro, non si capisce bene quali eccezionali
benefici abbiano portato a questa zona della città. Per quanto concerne, invece,
l’incrocio tra via Giuseppe Di Vittorio e via Epicarmo, dove la rotatoria è
sperimentale, si va avanti così ormai da oltre due anni. Ma è così difficile trovare la
quadra?”. E’ l’interrogativo che si pongono il segretario di Territorio Ragusa,
Michele Tasca, e il vice, Emanuele Distefano, dopo che la questione stenta ad essere
sanata. “Già nel giugno dello scorso anno – spiegano Tasca e Distefano – ci eravamo
occupati della vicenda mettendo in luce la necessità di trovare delle risposte. Se la
rotatoria va bene, la si definisca in maniera concreta, realizzando gli spartitraffico.
Se, invece, così non dovesse essere, allora si liberi la strada dai new jersey. Possibile
che in due anni la squadra pentastellata non abbia ancora definito quale la scelta
migliore da adottare? Ci sembra davvero paradossale. Purtroppo, però, tutto ciò
costituisce l’emblema della mancanza di piglio decisionale da parte di un sindaco
che, così come sta accadendo per la refezione scolastica, rimanda di giorno in giorno
l’unica decisione che avrebbe dovuto prendere sin dal primo momento, cioè la
sospensione del servizio. Un sindaco che, tra l’altro, si fa fotografare con la fascia
quando deve inaugurare la piazzetta accanto all’istituto comprensivo Crispi (per
carità, azione di per sé legittima) ma non trova cinque minuti di tempo per chiamare o
andare a trovare la giovane imprenditrice rimasta vittima del furto con incendio di
domenica scorsa nella centralissima via Roma. No, c’è qualcosa che non quadra.
Questo sindaco dovrebbe rivedere, nel suo personalissimo manuale, che cosa
significa ricoprire un ruolo istituzionale. Evidentemente, ha già capito di non avere la
stoffa e per questo non si è ricandidato. Speriamo solo che i cittadini ragusani
ricordino tutto ciò quando ci sarà da effettuare le scelte migliori per rinnovare
l’amministrazione a palazzo dell’Aquila”.

di Direttore05 Feb 2018 10:02
Pubblicità