Ecco Tringali.

La scelta del Movimento 5 stelle per quanto riguarda la candidatura a Sindaco mi sembra, personalmente di persona, ben fatta. Più in la nell’articolo scenderò nelle considerazioni politiche ma, di primo acchito, vorrei soffermarmi sulla capacità relazionali dell’amico Antonio. Amico, badate bene, non collega di partito o  soltantosimpatizzante per il M5S, perchè credo che tale qualifica, amico, sia più importante di ogni altra caratteristica sia anche politica.
Questo dicevo è la prima sensazione. Infatti l’uscente Piccitto ha peccato proprio nelle relazioni pubbliche. Posso condividere la sua intenzione primaria che era quella di dare una nuova immagine alla figura del Sindaco, più distaccata e meno legata alla persona ma dalle nostre parti non va giù un primo cittadino blindato ed irraggiungibile seppur bravo e onesto.
Da questo punto di vista quindi la scelta è ottima perchè sappiamo Tringali e ragusano tra i ragusani.
Ora veniamo alla parte politica.
Soprassiedo su tutta la bagarre che si è scatenata intorno al nome di Iannucci, che è stato messo nel tritacarne prim ancora che potesse dire qualcosa. Federico ha fatto male a coinvolgerlo con cosi tanto anticipo. Forse lo voleva bruciare in partenza?
Però è servita, la mossa, a dare la “mossa” ai 5 stelle che finalmente hanno capito che senza coordinamento ed allenze non si va da nessuna parte. Sanno bene infatti che è difficile ripetere la straordinaria serie di concomitanze che ha portato Piccitto a Palazzo dell’aquila.
Ora la campagna elettorale sarà seria e si baserà  sulle persone, sui programmi, sulla capacità e progettazione della squadra. Insomma una cosa da grande città.
Vi riporto ora anche una parte della nota di Massimo Agosta e Maurizio Stevanato Consiglieri Comunali  dei 5 stelle comunali che serve a chiarire la motivazione di certe scelte:

La scelta democratica sul nome di Tringali da proporre ai vertici del Movimento come candidato a Sindaco, riveste significati che saranno meglio esplicati, dallo stesso, nelle prossime settimane, a noi preme evidenziare come  la votazione, aperta, trasparente, che non lascia adito a eccezioni di qualsivoglia natura, nella sostanza e nei numeri, rappresenti la fondamentale unità della base che non è mai venuta meno, anche nei momenti più difficili, che costituisce le fondamenta di una fase di maturità del Movimento, a Ragusa, che dovrà fare tesoro del passato e, soprattutto, avrà bisogno dell’esperienza del passato per affrontare meglio nuovi e più ambiti traguardi.

Anche l’esito delle candidature per le nazionali ci deve unire perché a uscire sconfitta è la città è l’amministrazione che non hanno visto riconosciuto il lavoro svolto, a tutti i livelli.

Le ambizioni personali hanno distorto l’obiettivo che doveva essere quello di una rappresentanza della città per la città, l’immediata ricerca di un candidato forte non è solo strumento per controbattere gli avversari politici ma, più ancora, quella di mettere sul piatto una figura forte, che non guardi in faccia nessuno e metta al primo posto il rispetto per la comunità e per il Movimento che rappresenta, è bene ricordarlo, la base sulla quale poggiano i vertici.

In diverse occasioni i 5 Stelle di Ragusa non sono stati tenuti nella giusta considerazione, da oggi l’obiettivo sarà quello di farci sentire e ricordare che Ragusa, grazie alla considerazione per i tanti attivisti, costituì uno dei pilastri del successo grillino.

 

di Direttore31 Gen 2018 11:01
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