Le valutazioni del Sindaco Raffo sulla situazione del Comune di Acate.

l dissesto economico finanziario e la diffida in tal senso del ministero dell´interno che non sarebbe stata presa nella dovuta considerazione sono alla base dello scioglimento del consiglio comunale di Acate con decreto 513 del 23 gennaio del presidente della Regione Nello Musumeci.   Registriamo sulla questione l’intervento del sindaco Raffo:

Preferisco non entrare nel merito del Decreto regionale, problematica già a tutti nota
nell’agosto del 2015, quando la mancata approvazione del Consuntivo del 2014 ha
dato luogo una penosa farsa e la mancata redazione del Bilancio 2015 e il Dissesto.
La tragedia (la mancata approvazione del Consuntivo 2014 nei termini di legge) era
annunciata al mondo con squilli di tromba: “Abbiamo mandato a casa il Sindaco”,
gridavano i Grillini, capeggiati dall’ex On. Ferreri, e 4 utili idioti, mentre il mondo
intero e prestigiosi Giornali li sfottevano. Sciocchi! Erano loro che dovevano andare a
casa! Ma siamo nella terra di Sciascia, del Gattopardo… e di una Regione…!
Ora hanno ripetuto la farsa, ma col nuovo Governo regionale e, soprattutto, col
Ministero, hanno avuto la peggio. Sprovveduti! La voglia di bloccare tutto li acceca:
figli della cultura del “tanto peggio, tanto meglio” e della “strategia del pugnale”.
Questo è il “nuovo che avanza”. Oppure interessi oscuri, per mettere le mani sulla
città, “aspettando il dopo Raffo”, così come col Collegio delle Suore, già quasi
comprato dal Comune e, invece, regalato ad un privato, con metodi molto discutibili.
Lo stesso dicasi del Piano Regolatore, redatto dall’Ufficio Tecnico a costo zero, non
approvato, con gravi danni per molti cittadini, favorendo l’abusivismo di “necessità”.
E che dire del Piano Economico del Bando per la raccolta e lo smaltimento dei
Rifiuti, indispensabile all’Urega per fare la gara, messo da parte dai Consiglierei al
solo scopo di far saltare la raccolta differenziata e lasciare l’immondizia nelle strade.
Pazzesco! E se ne vantano!
E poi, la ciliegina nella torta: la mancata approvazione del Bilancio, per tenere
sempre ingessata l’Amministrazione Comunale e i Cittadini. Tanto, dicevano, siamo
in Sicilia, è andata bene prima, andrà meglio questa volta. Questi sono i politici della
Trasparenza, della Legalità e dell’Amore! Si, si amano, e non guardano “colore”.
Invece, improvvisamente, ci siamo ritrovati col Commissario Regionale, che ha già
preso tutti i poteri del Consiglio. Ma ormai sono enormi i danni provocati da un
Consiglio, dove si è assistito solo ad acidi e velenosi dibattiti, gratuite offese e, negli
ultimi due anni, con consiglieri quasi sempre assenti, compreso l’emerito Presidente
Licitra, sedute deserte, penosi rinvii e attese snervanti. Da parte nostra, continueremo
a lavorare, come sempre, fino all’ultimo giorno, nella buona e nella cattiva sorte.
Appuntamenti importanti ci attendono: approvazione del Piano Regolatore, l’acqua
della Diga col Potabilizzatore ormai in funzione, la soluzione del problema dei
Rifiuti, l’Efficientamente energetico, il Depuratore e il Progetto Fognature, l’apertura
immediata dell’Asilo Nido, la messa in sicurezza delle Scuole, l’asfalto di altre
strade, l’inaugurazione del piccolo Parco di villa Garibaldi, le varie manifestazioni
culturali, ricreative e religiose, la garanzia dei servizi essenziali ecc, ecc. Obiettivo?
Migliorare i servizi, tagliare i costi e le tasse, e consentire a tutti di pagare. Non c’è
alternativa. Ai cittadini, poi, “l’ardua sentenza”.

di Redazione29 Gen 2018 09:01
Pubblicità