Come salvare le ex province

“Chiediamo alla deputazione regionale dell’area iblea di battere i pugni sul tavolo. Per fare sentire con forza la propria voce, assieme agli altri parlamentari all’Ars, al fine di ottenere la scomparsa del prelievo forzoso per il 2018, quella procedura propugnata dal Governo nazionale, e avallata in qualche modo dalla Regione, che ha messo in ginocchio enti virtuosi e allineati alla spending review come il Libero consorzio comunale di Ragusa”. E’ il senso della richiesta che arriva dal segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, il quale sottolinea la necessità che su questa storia la politica faccia sino in fondo il proprio dovere. “Non sappiamo che cosa succederà adesso con il governo Musumeci – aggiunge Passanisi – ma è indubbio che, quanto verificatosi finora, non ha alcuna ragion d’essere. Bisogna necessariamente partire da una volontà su scala regionale se si vogliono salvare le ex Province in maniera complessiva. E tra queste anche quella di Ragusa a cui si è già spremuto più del dovuto sino a metterla in ginocchio. Come sindacato abbiamo più volte ribadito che il problema sta a monte, cioè nel prelievo forzoso da parte dello Stato che abbatte le risorse degli enti già di per sé risicate. Bene, adesso i nuovi parlamentari all’Ars hanno l’opportunità di dimostrare sino in fondo tutto il proprio valore. E perché ciò accada è indispensabile che su questo fronte si possa decisamente muovere qualcosa. Altrimenti quelle che abbiamo sentito finora sono state soltanto parole al vento. Come sindacato, siamo pronti anche a un confronto su questo argomento che, per la delicatezza dei temi trattati, merita la massima attenzione da tutte le parti in causa”.

di Direttore11 Nov 2017 10:11
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