Sanità iblea a due differenti velocità? L’on. Ragusa: “Stiamo lavorando a una serie di ipotesi per creare un hub a Ragusa"

“La Sanità iblea non può continuare a subire penalizzazioni. Occorre compiere delle scelte, anche politiche, che consentano un doveroso equilibrio nell’erogazione dei servizi rivolti agli utenti. E per questo motivo, con l’aiuto di professionisti del settore, stiamo cercando di formulare delle proposte che ci permettano di guardare avanti con una certa fiducia. Proprio con l’obiettivo di superare l’attuale fase di impasse”. A dirlo è l’on. Orazio Ragusa che, dopo quanto accaduto di recente con le comunicazioni provenienti da Palermo riguardanti le proposte per il riordino della rete ospedaliera siciliana, continua ad impegnarsi per cercare di verificare quali potrebbero essere le soluzioni più adatte per ovviare a una situazione che, in pratica, penalizzerebbe gli utenti della zona orientale della provincia di Ragusa chiamati ad accontentarsi di due presidi ospedalieri di base, il Maggiore di Modica unito al Busacca di Scicli, mentre sul versante occidentale Comiso e Vittoria usufruirebbero di uno spoke. “Fermo restando che la direzione generale ha assicurato che non ci sarà riduzione dei servizi – continua l’on. Ragusa – è indubbio che questa formula, con il tempo, andrebbe a determinare delle chiare limitazioni operative a tutto svantaggio dei cittadini residenti in quell’area. E ciò non lo possiamo consentire. La soluzione? Quella di creare a Ragusa un hub in modo tale che possano esserci le condizioni per realizzare due spoke sia sul versante orientale della provincia che in quello occidentale. Ma è chiaro che Ragusa non ha i numeri per un hub a meno che non intervenga la politica e a meno che non si doti il nuovo ospedale, che potrebbe avere le caratteristiche per la concretizzazione di un percorso del genere, di particolari servizi. Stiamo pensando, ad esempio, alla consulenza operativa per cardiochirugia vista la presenza dell’emodinamica. Inoltre, Ragusa potrebbe ospitare la succursale operativa del servizio 118 la cui sede principale si trova a Caltanissetta e il cui ospedale, per questo motivo, è stato elevato ad hub in Sicilia. Ovviamente, si tratta per lo più di ipotesi che stiamo cercando di percorrere per fare in modo che l’attenzione per i cittadini della nostra provincia sia il più possibile univoca. Condividiamo il fatto che si intendano promuovere Consigli comunali aperti per discutere la delicata questione. Diciamo no, invece, alle divisioni di campo e alle strumentalizzazioni inutili. Ben venga tutto quello che la politica può offrire sia a Roma sia a Palermo. L’importante è risolvere il problema. Non possiamo dimenticare che tutto questo scaturisce dal decreto del ministero della Salute n. 70 del 2015. Così come non possiamo rischiare di creare una Sanità a differenti velocità. Faremo in modo di impedire che ciò accada”.

di Redazione16 Gen 2017 11:01
Pubblicità