Cartelle Tari a Ragusa, troppe le lamentele. Martorana proroghi la scadenza a fine anno

“Esprimiamo totale solidarietà ai dipendenti del Comune di Ragusa impiegati all’Ufficio Tributi dove, da un paio di settimane, i cittadini della nostra città sono costretti a recarsi per contestare le bollette della Tari. Uffici sotto organico che si trovano a gestire l’utenza, molte volte arrabbiata, e non si parla di poche decine di cittadini al giorno, ma centinaia”. Lo dichiarano i sette Consiglieri del Patto di Consultazione (Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita).
“Solo sei dipendenti comunali per far fronte alle legittime richieste di chiarimenti da parte dei cittadini sulle bollette Tari – dicono – ci sembrano pochini. E per quel che accade all’Ufficio Tributi non possiamo che dare la colpa alla pessima gestione da parte dell’Amministrazione comunale di tutto ciò che ha riguardato le esenzioni. Dalle cartelle recapitate ai ragusani non è possibile evincere l’eventuale esenzione di cui si è beneficiato generando, come prevedibile, enorme confusione. A poco è servita la comunicazione dell’Ente che assicura che le detrazioni sono state applicate. Il cittadino che si è dedicato alla raccolta differenziata, per esempio, deve essere messo nelle condizioni di comprendere di quanto sconto ha beneficiato, se ha operato bene o male, se il suo sforzo è valso la pena oppure no. I Ragusani che hanno fatto richiesta di una riduzione perché, un altro esempio, hanno il proprio figlio a carico in un’altra città a frequentare l’università, devono sapere se la propria richiesta è andata a buon fine. Un’amministrazione che sulla trasparenza ha puntato una buona parte della propria campagna elettorale dovrebbe rendersene conto da sola”.
“Intanto – aggiunge in particolare il Consigliere Gianluca Morando – non è possibile che l’Ente abbia come alibi costante il malfunzionamento del software che gestisce le posizioni tributarie dei cittadini ragusani. Se lo strumento non funziona, e così sembra dato che anche dal portale del Comune è quasi impossibile accedere ai servizi online, si cambino fornitore e gestore facendo pagare loro una penale”.
“Nel frattempo – conclude Morando – invitiamo l’assessore Martorana a prorogare la data di scadenza per il pagamento della Tari a fine anno, in modo da consentire a ogni cittadino di poter far luce su quanto deve effettivamente versare nelle casse del Comune”.

di Redazione08 Nov 2016 20:11
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