L'Asp di Ragusa ha nominato due nuovi primari. Video interviste ad Aricò e ai due primari: dr. Noto e dr. Scarso

Alla presenza della Direzione Strategica: dr. Maurizio Aricò, dr. Giuseppe Drago e dr.ssa Elvira Amata, in conferenza stampa, sono stati presentati i nuovi direttori dei Pronto Soccorso dell’ospedale “Civile” di Ragusa e dell’ospedale “R. Guzzardi” di Vittoria. Rispettivamente dr. Giovanni Noto e dr. Carmelo Scarso.
«Due nomine – lo dice con soddisfazione il Direttore Generale – che sono il risultato di una procedura concorsuale lunga e complessa. Perciò ringrazio quanti si sono adoperati per il completamente di questa procedura, a partire dai Direttori Sanitario e Amministrativo unitamente al Settore Personale. Ho scelto i migliori per via della loro esperienza, dei loro curricula, delle loro conoscenze tecnico-formative e gestionali».
«Medici fortemente integrati nel territorio, i due nuovi primari, dirigevano, già da tempo i due reparti – dichiara il Direttore Sanitario, dr. Drago – con loro si completa il quadro della Rete Emergenza cui afferisce non solo il Pronto Soccorso, ma anche altri importanti servizi. Mi riferisco ai PTE, ai PPI, alle Guardie Mediche, al 118 e così via.
Un ambito che si arricchirà anche di un significativo incremento di personale sia medico che infermieristico in tutti i Pronto Soccorso.»
Giovanni Noto, nato nel 1961, Dirigente Medico U.O.C. di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, ha avuto assegnati, per la stessa disciplina, incarichi di Dirigente ad altissima professionalità all’interno della MCAU di Ragusa.
Carmelo Scarso, classe 1960, Dirigente Medico ha ricoperto l’incarico di Responsabile dal 01/09/2007 al 4/12/2012 della S.C. MCAU Asp7 di Ragusa; dirigente medico MCAU P.O. di Modica e Responsabile P.S. Scicli e dal 16/11/2015 Direttore f.f. MCAU P.O. di Vittoria.
Ricopre, altresì, l’incarico di Coordinatore PTE provinciali e Referente per il Piano di contingenza dei migranti in emergenza a Pozzallo.
Entrambi hanno sottolineato che: «I pazienti hanno bisogno di sicurezza, per cui continueremo a far sentire la qualità delle prestazioni per i pazienti gravi che arrivano in codice rosso e giallo ma anche per quelli con patologie meno gravi ma degni comunque di attenzione, i c.d. codici verdi».
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di Leandro Papa04 Nov 2016 15:11
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