Calcio d’altri tempi!

Passati  già  40 anni? Chi lo avrebbe mai detto! Eppure il ricordo, per noi che quella impresa calcistica l’abbiamo vissuta in prima linea, è vivido e quasi tangibile. Era il Ragusa del calcio normale, senza superman e diretta streaming, senza moviola  e con le notizie dagli altri campi che rimbalzavano sugli spalti accompagnate dall’applauso o dal mugugno del pubblico. I nomi sembrano ancora oggi “scolpiti” sul muro del Selvaggio: dal presidente Vitale a Mazza, Scalone, Barbuto, Maggio, Rabacchin, Librizzi, Schembari, Musumeci, Messina, Latella, Sorace, Maida, Demaria,Siciliano, Massimilla, Mandarino. E poi tutti gli altri, come il massaggiatore Ciccio Occhipinti  e ancora  Cavone, Bartolo Scalone, Caruso, Laporta, che anche giocando poco hanno  contribuito a quella fantastica rincorsa alla Serie C, la terza serie nazionale quella del calcio che contava. E sabato scorso, giusto per ritrovare i vecchi amici e  tornare a calpestare l’erba verde del Selvaggio, molti di  quei “ragazzi” hanno dato vita ad un “amarcord” con tanto di pacche sulle spalle e magari una lacrima di commozione.  Un momento magico,  anche se c’erano pochissimi tifosi a ricordare quella squadra, ma i ragazzi si sono divertiti un mondo. Naturalmente mancava qualcuno perché la vita è così ma alla fine la foto di rito  è di una squadra  di tutto rispetto. Per la cronaca  a sinistra c’è  il presidente del Consiglio comunale Tringali e il vice sindaco Iannucci che durante la cerimonia hanno consegnato degli attestati agli  ex del Ragusa. C’è stato anche un simbolico cambio della guardia  tra la vecchia squadra con il suo capitano Librizzi che ha consegnato a Giovanni Vitale presidente del nuovo Ragusa una targa ricordo.

di Direttore16 Ott 2016 12:10
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