Caso Loris, si è tenuta oggi nuova udienza a Ragusa

“La consulenza medico-legale che depositiamo ribalta in maniera definitiva la questione dell’arma del delitto. La consulenza medico-legale e bioingegneristica dimostra la compatibilità’ della fascetta Usb con il solco lasciato sul collo del bambino, accompagnata da fotografie e da indagini con manichini biomedici”. Lo dice l’avvocato Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Loris a Santa Crace Camerina, nel giorno della nuova udienza davanti al Gup di Ragusa Andrea Reale. La donna ha chiamato in correità il suocero Andrea Stival e lo ha accusato di avere materialmente ucciso il bambino, non con una fascetta elettrica – come è scritto nell’autopsia firmata da Giuseppe Iuvara – ma con un cavo di computer. Un gesto motivato, secondo la versione della donna, dalla volontà di impedire al piccolo di rivelare quanto appreso circa la presunta relazione tra la Panarello e il suocero.
Per questo è stata depositata una nuova richiesta di confronto tra la donna e Andrea Stival, anche oggi presente in aula con il suo legale Francesco Biazzo, sulla quale il dr. Reale è dovrà esprimersi.
In aula anche Francesco Panarello, papà di Veronica: “Sono andato a trovarla giovedì – dice – vado da lei ogni settimana. E’ tranquilla mi chiede sempre del bambino”, il fratello minore di Loris, affidato alla nonna paterna e al papà.
Daniele Stival che con la madre è assistito dall’avvocato Scrofani, oggi non è presente. L’avv. Scrofani oggi ha depositato controdeduzioni sulla perizia psichiatrica: “Nelle nostre note – spiega Scrofani – si rafforzano gli aspetti di criminogenesi in un rapporto distorto tra madre e figlio”.
Il caso tornerà in aula, davanti al Gup di Ragusa, il 26 settembre per le dichiarazioni spontanee di Veronica Panarello. Per il 3, 5 e 7 ottobre sono state fissate le altre udienze.

di Redazione18 Lug 2016 13:07
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