Lab. 2.0: “Le manovre politiche e le manovre farlocche”

Riceviamo e pubblichiamo.

“Ci tocca vedere la faccia tosta di Luigi Di Maio che da Lucia Annuziata dice a gran voce che il sindaco di Ragusa sta conducendo una strenua battaglia contro le royalties, quando a Ragusa si sa benissimo che la realtà è l’esatto opposto. E ci tocca assistere ad azioncine di protesta a spizzichi e bocconi che nella ipotesi migliore non porteranno a nulla perché sbagliano obiettivo e bersaglio, come nel caso dell’occupazione farlocca dell’aula consiliare da parte dei tre consiglieri di maggioranza. Oppure assistiamo alle dimissioni di Iacono, prima annunciate, poi pensate e dopo innumerevoli riunioni più o meno ufficiali confermate. Queste dimissioni, infatti, non sono altro che un mero gioco politico perché si possano configurare accordi con altri gruppi consiliari, in vista di future candidature. E tra l’altro siamo sicuri che Iacono uscirà dalla porta ma rientrerà dalla finestra, perché alla fine sarà probabilmente rieletto presidente del Consiglio comunale, ma questo dipenderà da come il sindaco sistemerà la giunta. Ma tra le iniziative di protesta a spizzichi e bocconi, un posto di primo piano lo meritano certamente quelle portate avanti dal primo cittadino a suon di conferenze stampa. Piccitto, invece che andare a Palermo a protestare, magari coinvolgendo non solo l’intera giunta ma anche tutto il Consiglio comunale, non ha niente di meglio da fare che incontrare i giornalisti nascondendo, tra l’altro, di dire che i soldi delle royalties che vorrebbe difendere strenuamente senza riuscirci, non sono un surplus, ma servono per coprire la spesa corrente. Senza queste entrate, il Comune di Ragusa rischia il pre-dissesto finanziario”.

di Redazione25 Feb 2016 13:02
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