Accordo Euromediterraneo. Dipasquale: “O scattano le norme di salvaguardia o sarà mobilitazione generale”

“Circa tre anni fa ho lanciato l’allarme sull’accordo euromediterraneo relativo al Marocco e più di recente sono stato tra i primi a rilanciare l’attenzione sull’accordo euromediterraneo in Tunisia. Avevo in entrambi i casi suggerito l’attivazione delle norme di salvaguardia a cui, come adesso viene suggerito, si aggiunge la promozione dei prodotti ortofrutticoli. E’ il percorso di valorizzazione che intende portare avanti l’europarlamentare Michela Giuffrida e credo rappresenti l’unica strada possibile per tentare di invertire la rotta rispetto alle difficoltà e all’agonia della nostra agricoltura”. Così l’on. Nello Dipasquale commenta le iniziative che sta avviando la Giuffrida per cercare di ridurre gli effetti della crisi dell’ortofrutta siciliana. “La strada che mi ero permesso di suggerire, e che è stata accolta e ne prendo atto con soddisfazione, era quella dell’articolo 7 dell’accordo euromediterraneo, ovvero far scattare le norme di salvaguardia. È da circa tre anni che lo grido e lo urlo in qualunque sede e in qualsiasi incontro avente come tema l’agricoltura. Ed è datata il 2 marzo 2013 il deposito della mia mozione, la n.49, poi approvata il primo ottobre 2013 dall’Ars, relativa alle iniziative da attivare per le misure di salvaguardia previste appunto dall’art. 7 dell’accordo tra l’Unione europea e il Marocco e per promuovere il ‘Born in Sicily’. Se si fosse poi dato seguito a questa mozione nei livelli di governo superiore, applicandola dunque fin dal 2013 quando avevo individuato le criticità del caso ma anche questa soluzione, probabilmente oggi non saremmo arrivati dinnanzi a queste difficoltà. Mi auguro solamente che finiscano le passerelle e gli slogan su questa triste vicenda e si torni a capofitto a lavoro per mettere la parola fine rispetto a quella che ho definito la madre di tutte le battaglie. L’applicazione dell’art. 7 dell’accordo euromediterraneo rappresenta davvero la via di fuga da questa morsa che sta stritolando la nostra agricoltura. Se questo non dovesse accadere non resta da fare che la mobilitazione generale ed io non solo non mi tirerò indietro, ma sarò uno di quelli che si impegnerà a promuoverla. L’agricoltura non può morire così e la politica tutta non può perdere altro tempo”.

di Redazione19 Feb 2016 15:02
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