Dog free zone, il consigliere Morando perde un’occasione per…

Il consigliere Gianluca Morando, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha sollevato ancora una volta la questione riguardante la dog free zone.

“In realtà – ha sottolineato il consigliere – avevo più volte chiarito, mesi addietro, che l’area più adatta, secondo il mio parere, per attivare un percorso del genere era quella del Parco Giovanni Paolo II, sottostante il cosiddetto City. Anche perché il sito era già parzialmente attrezzato. Quindi sarebbe bastata una spesa minima (l’installazione di una piccola recinzione, alcuni cestini supplementari, altre panchine, etc.) per renderlo adatto alla bisogna”.

Condividiamo, ma solo in parte le dichiarazioni del consigliere. E’ vero, infatti, che “L’Amministrazione comunale di Ragusa si è intestardita – dichiara il consigliere – nel voler realizzare l’area suddetta all’interno dell’impianto Biazzo (ex Enal) di via Archimede” ed è pure vero che questa non è una scelta felicissima, visto che la coesistenza tra gli sportivi e i cani potrebbe risultare complicata, però come si suol dire meglio di niente. Ciò di cui ci rammarichiamo è che, ancora una volta, si perde di vista il problema principale ossia il numero delle aree adibite allo sgambettamento dei cani. Ci sarebbe piaciuto se Morando oltre a proporre il parco Giovanni Paolo II dog free zone, avesse avanzato l’idea di istituire altre aree in città e non quella di bocciare l’unica proposta, per la quale, ricordiamolo, non è stato speso ancora un euro, visto che gli arredi sono stati tutti riciclati e l’unica spesa riguarderà l’acquisto di una rete divisoria.

Certo parlare di cani, oggi come oggi, all’Amministrazione Piccitto sembra un po’ una discussione naïf, viste le beghe che stanno affrontando.

di Redazione21 Gen 2016 14:01
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