Costaiblea FilmFestival 2015: una grande diciannovesima edizione

filmfest2Con la riuscitissima edizione numero diciannove al cinema Lumiere, che lo ha fatto sentire come sempre davvero “a casa”, il Costaiblea Film Festival ha riaffermato il buon diritto al ruolo di proposta principe nel panorama culturale dell’inverno ragusano, rinnovando la sua accattivante offerta di cinema a tuttotondo: i maestri, le opere prime di registi nostrani, i documentari ed i corti di spessore, le “videoclips” e le stelle del cinema italiano e internazionale. Ancora una volta il direttore artistico Vito Zagarrio e il direttore organizzativo Pasquale Spadola, col supporto di un piccolo ma valido staff e la collaborazione di Cavadaliga Film, Centro Servizi Culturali Ragusa, Centro Produzione Audiovisivi Università Roma Tre e Associazione Culturale Sikania, hanno regalato al pubblico, sempre numeroso, l’occasione (gradita quanto, purtroppo, rara) di vivere tre giorni di full immersion con la settima arte. Filo conduttore e denominatore comune delle proposte, diverse (a volte molto) in omaggio ad un “giro d’orizzonte” voluto ampio, la qualità e la capacità d’impatto, fortemente accresciute dalla grande disponibilità negli incontri con stampa e pubblico mostrata dai premiati: Gianni Amelio (“Carrubo d’oro alla carriera”), Piero Messina (“Rosebud-Opera Prima” e “Girato in Costaiblea”), Enrico Lo Verso (“Costaiblea”) e Greta Scacchi (“Costaiblea”). Sul palco, come nella saletta ma anche durante il tradizionale break enogastronomico rigorosamente made in Ragusa, sono stati gli ammirati protagonisti di piacevoli momenti, resi ancora più godibili dal clima disteso e informale: tante domande con risposte non “ingessate” dagli obblighi dell’ufficialità e non condizionate dalla necessità di “stare in guardia”. Nella serata d’apertura, quasi un’ora con un maestro ed uno dei più ammirati attori del cinema italiano, filata veloce tra interviste, aneddoti, fatti poco noti, perfino “rivelazioni” e ricordi, poi “Porte aperte”, “Ladro di bambini” e “Lamerica”, nella seconda “Italo” di Alessia Scarso e “L’attesa” di Piero Messina. Di (ottimo) contorno i documentari “Lo stato brado” di Carlo Lo Giudice, “Zac-I fiori del male” del ragusano Massimo Denaro e, in ognuna delle tre serate, e “Il Natale è il 24” di Daniele Schininà, videoclip per i “Baciamo le mani”. Nel complesso delle proposte una bella fetta del miglior cinema (a vario titolo) di casa nostra, senza dubbio “il dove” per eccellenza del cinema siciliano. grscacc Finale con l’omaggio ad una diva di caratura internazionale in campo cinematografico, teatrale e televisivo, Greta Scacchi, aperto dal delicato, fresco “Terza generazione” e chiuso dal premio “Costaiblea” e dalla proiezione di “La donna della luna”: diretto dallo stesso Vito Zagarrio, guida del suo affettuoso tour-ritorno in terra iblea a quasi trenta anni dalla realizzazione del film. zaggreta.
Bellissima, sorriso ammaliante, di cortesia e disponibilità istintive, molto lontana dagli stereotipi della star, Greta è stata straordinaria anche nella capacità di creare una splendida sintonia con il pubblico. Dopo due anni di grande difficoltà, dovuta al taglio dei contributi degli enti locali, il “Costaiblea FilmFestival”, unico festival siciliano che vanta un contributo del Ministero dello Spettacolo, ha quindi ripreso il viaggio sulla strada scelta da Vito Zagarrio fin dalla prima edizione nel 1991. Una ripresa alla grande, che per qualità delle proposte e degli ospiti, importanza come vetrina dei giovani talenti, opportunità offerta al cinema locale (in senso lato), potenziale di richiamo e, certo non ultimo, gradimento del pubblico rende non solo più che giustificata ma anche doverosa, una “presa d’atto” da parte degli enti territoriali.

di Gianni Papa01 Gen 2016 19:01
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