Versalis, i sindacati scrivono una lettera aperta al sindaco Piccitto e alla deputazione nazionale e regionale

La dismissione della chimica, prospettata da Eni con la vendita a un fondo d’investimento straniero
di tutto l’asset industriale di Versalis ci impone una seria riflessione: che ne sarà dello stabilimento
di Ragusa? Quali garanzie per l’occupazione?
Eni, oramai è chiaro, vende per chiudere.
Cedere, infatti, la maggioranza del pacchetto azionario di Versalis a un fondo di dubbia autenticità e
valenza finanziaria servirebbe solo a sgravare Eni del fardello del downstream, unico vero tormento
dell’attuale amministratore delegato, che vuole un’azienda snella e tutta orientata sul petrolio e gas
estratto e prodotto all’estero.
Sarebbe questo il progetto di rilancio della chimica italiana? Sarebbe questa la verità su un piano
industriale miliardario, presentato più volte da Versalis alle rappresentanze sindacali, partorito con
lo scopo di rinnovare l’assetto della petrolchimica e mai concretamente realizzato?
È pertanto evidente, oltre ogni ragionevole dubbio, il vero piano di Eni, messo in pratica dall’attuale
dirigenza societaria con la complicità del Governo Renzi: dismettere e vendere tutto l’assetto
italiano per chiudere i conti con la storia industriale della petrolchimica e dell’estrazione di petrolio
e gas nazionale, per rattoppare, in qualche modo, la spessa incrinatura nel bilancio aziendale e Segreteria
risollevare anche i conti dello STATO ITALIANO!
Obiettivo di Eni è concentrare le attività solo su esplorazione ed estrazione di gas e petrolio, con
impieghi industriali esercitati fuori dai confini italiani. Che ne sarà, dunque, del petrolio estratto a
Ragusa che, assieme alle produzioni dei pozzi di Gela, rappresenta il 30% del petrolio estratto in
Italia? Senza chimica ed estrazione la nostra provincia sarebbe spogliata in un sol colpo delle vesti
industriali, dal taglio statale, che hanno caratterizzato in positivo lo sviluppo economico del
territorio negli ultimi 70 anni.
Il piano di cessione della chimica di Versalis, con la temuta e sempre più probabile retrocessione di
Eni anche per le attività di estrazione del petrolio negli Iblei, visto, anche, il continuo crollo del
prezzo del barile che, coi valori nominali di mercato, attuali e attesi, non riuscirebbe a coprire i costi
elementari di estrazione e trasporto del greggio.
A rischio, pertanto, il futuro di diverse centinaia di lavoratori.
Ecco, perché, col dovere di parteciparVi tutta la nostra preoccupazione più vera e autentica, e per
raccogliere il Vostro supporto alla vertenza in corso, che in più occasioni e per altre vie ci avete
sempre gentilmente offerto, invitiamo le SS.LL. a partecipare all’attivo sindacale unitario di
mercoledì 29 dicembre 2015, convocato alla presenza dei segretari generali di CGIL, CISL e UIL, con
inizio lavori ore 17.00, presso la sala conferenze della camera sindacale CISL, in Piazza Ancione n. 2
a Ragusa.

di Redazione21 Dic 2015 18:12
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