PCLavoratori: “L’Amministrazione grillina in ginocchio davanti al nuovo vescovo di Ragusa”

Riceviamo e pubblichiamo

“Sapevamo che la tanto declamata rivoluzione grillina era solo un’illusione, ma non pensavamo che un sindaco grillino arrivasse a prostarsi davanti ad un vescovo.
Siamo stati gli unici a sinistra a non votare per questa Amministrazione comunale. Abbiamo sempre denunciato la natura reazionaria e borghese del Movimento 5 stelle e la totale incompetenza dei nostri amministratori ragusani ma, vedere oggi il sindaco Piccitto sul palco,assieme ai parlamentari nazionali, osannare prima il vescovo che ci ha appena laciati e poi genuflettersi davanti al nuovo arrivato ha davvero dell’incredibile.
Il Movimento 5 stelle è da sempre impegnato contro quelle che definisce “le caste”: i partiti politici, i sindacati. Ma mai contro la chiesa!
Eppure ‘la chiesa’ è retta da una casta molto più organizzata rispetto ai sindacati e ai partiti,costa ai cittadini italiani miliardi di euro, si fa lobby per influenzare il parlamento. I suoi rapporti col capitale finanziario e con la proprietà immobiliare (4 miliardi di patrimonio immobiliare solo a Roma), le truffe operate ai danni degli stessi fedeli, con le speculazioni sull’obolo di S. Pietro e sull’otto per mille, la vita dorata delle gerarchie ecclesiastiche finanziata dal denaro pubblico… Tutto ciò che smentisce la recita francescana del Papa populista, a caccia di consensi nelle favelas africane.
A Ragusa la ‘chiesa’ degli ultimi tempi si è contraddistinta per una forte capacità di fare impresa. Più che alle anime si è pensato alla cassa, aprendo nuove imprese, rendendo più competitive le cooperative, occupandosi dei migranti,ecc… Tutto questo dinamismo porta soldi e fa lavorare tanta gente, naturalmente in condizioni di super sfruttamento.
Eppure di tutto questo non c’è traccia nelle battaglie grilline.
Anzi l’Amministrazione comunale si premura di regalare anche i bagni chimici per il grande evento di insediamento del nuovo vescovo, spendendo 1500 euro dei nostri soldi.
Come sempre i fatti hanno la testa dura e siamo contenti di non aver contribuito con il nostro voto ad eleggere degli amministratori, che nel 2015, si genuflettono ancora davanti alle gerarchie ecclesiastiche in cerca di consenso e quindi di potere”.

di Redazione30 Nov 2015 12:11
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