“I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” Progetto Trazzere – Seminario Introduttivo

L’ex Masseria Tumino di Ragusa, ha ospitato il seminario “I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, primo momento di compendio al ‘Progetto Trazzere’ che promuove l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio e di inclusione sociale, tra la valorizzazione, in chiave eco-turistica, dei luoghi, dei saperi tradizionali e delle risorse culturali e rurali. Raffaele Falconieri, dirigente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, ha riassunto in modo egregio il senso del progetto, parlandone come di qualcosa “fatto da giovani e rivolto ai giovani”.
Essenza fondamentale di un’idea, analizzata da Valentina Ottaviano, vicepresidente dell’associazione ‘Terra e Popoli Onlus’, Aurelio Guccione, presidente del ‘Consorzio La Città Solidale S.C.S.’ -partner del progetto- e da Fiorella Frasca, presidente di ‘Alter Ego Consulting S.C,’ altri relatori dell’assise, moderata da Giovanni Molè. Il progetto ha già permesso di recuperare una struttura -l’ex Masseria Tumino- acquisita anni fa dall’ex Provincia Regionale di Ragusa e però rimasta poi in disuso e solo adesso riadattata e pienamente funzionale, in modo da poterne pensare un utilizzo come ‘multiscopo’.
“Può essere un centro di promozione per le scuole, un luogo per le famiglie, un luogo di incontro, aperto al territorio ed alle sue risorse”, ha detto Guccione. Il ‘Progetto Trazzere’, è stato ‘raccontato’ nel dettaglio da Davide Tumino che ha illustrato il luogo che lo ospita come un ‘eco-ostello’ che sviluppa economia agricola dalle mani dei ragazzi che sono lì impegnati, connessa alla cucina e votata ad un eco-turismo compatibile e sostenibile, sottolineando poi che saranno i giovani l’obiettivo finale e l’agricoltura biologica una delle assi principali attorno a cui ruoterà sino alla fine il progetto.
Valentina Distefano, responsabile della macrofase 4 “Studio, programmazione e avvio” e della macrofase 5 “Inclusione socio-lavorativa”, si è soffermata sul ruolo della formazione che il progetto Trazzere svolgerà nei confronti dei partecipanti. In particolare ha illustrato le attività formative non formali: due corsi di formazione laboratoriale di cui uno relativo alla realizzazione dell’orto sociale dell’ex Masseria è stato già realizzato; il secondo, verterà sulla cucina tipica e sarà realizzato la prossima primavera. Fra i partecipanti ne sarà selezionato uno per far parte dell’organico del progetto Trazzere. E’ già successo con il primo corso e succederà anche con quello sulla cucina.
Il dottor Alessandro D’Amato, antropologo, ha puntato sugli elementi storici e culturali della ‘masseria’ prima che l’archeologo, Giovanni Distefano, direttore del Museo di Kamarina, ne approfondisse gli aspetti legati a storia antica ed agli insediamenti. Particolarmente apprezzate, nel programma della giornata, sono state la proiezione di un video realizzato da Video Regione –emittente aggiudicataria dell’azione sulla comunicazione- sui campi di volontariato, altra attività di formazione non formale insieme alle giornate di sensibilizzazione, e la visita guidata da Alessandra La Torre, all’orto sociale, parlando della permacultura, attraverso i locali della masseria. Masseria che poi è stata la location, di un momento di degustazione con tutti prodotti ‘endemici’, frutto di quanto già fatto e che provengono direttamente dalla Terra su cui stanno già lavorando i ragazzi impegnati nel progetto.

di Redazione18 Nov 2015 11:11
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