La bufala di “Garanzia Giovani”, il mercimonio degli enti accreditati e l’interrogazione dell’on. Rinaldi (PD)

Le critiche su “Garanzia Giovani” non sono mai mancate, ma è da qualche tempo a questa parte che le frotte dei detrattori sembrano crescere, e non a torto, in maniera esponenziale. Un’idea buona sulla carta, ampiamente finanziata (la Sicilia ha beneficiato di quasi di 179 milioni di euro), ma annichilita dai soliti noti, dalle solite organizzazioni, dalla solita imperizia.
Oggi è stata presentata pure un’interrogazione all’Assemblea Siciliana dall’onorevole Francesco Rinaldi (PD) sulle tante ombre che aleggiano sul progetto “Garanzia Giovani”.

“Sono tantissimi i giovani siciliani – si legge nell’interrogazione – che hanno aderito al programma e svolto l’attività di tirocinio/stage/servizio civile, ma da oltre 5 mesi non hanno, percepito un solo centesimo. Ulteriori abusi emergono dalle innumerevoli denunce di giovani che hanno dichiarato di aver lavorato più ore di quelle previste dal contratto; di aver svolto corsi formativi di massimo 500 ore che, pertanto, non rilasciano alcuna qualifica professionale, ma sono servite a rimpinguare solo le tasche degli enti accreditati; da talune indagini – prosegue l’onorevole – svolte dalle Organizzazioni sindacali sarebbe emerso, altresì, che con Garanzia Giovani sono stati regolarizzati rapporti di lavoro che prima sussistevano in nero e che i tirocini nascondono spesso rapporti di lavoro vero e proprio in cui non è presente nessuna azione formativa”.

Nihil novum sub sole, verrebbe da dire.

“Alla luce delle innumerevoli lamentele dei giovani – prosegue l’interrogazione – è più che verosimile che alcuni enti privati abbiano di fatto speculato e sfruttato i giovani, sostituendoli anche con lavoratori dipendenti, senza garantire loro nessuna continuità lavorativa né crescita professionale.

Al cospetto delle numerose proteste dei giovani, in attesa della indennità dovuta, l’assessore al Lavoro Caruso, ha dichiarato, agli organi di stampa, che ‘non è un problema di soldi perché ci sono. Semmai, il problema riguarda i tempi e i flussi dei pagamenti che sono stati ostacolati da errori di comunicazione tra la Regione e l’Inps’”.

A questo punto l’onorevole chiede al presidente Crocetta e allo stesso Caruso quali controlli sono stati avviati, se gli stessi non vado implementati o se vi è l’intenzione di farlo per correggere “gli abusi e le storture” che stanno caratterizzando questo progetto, quali iniziative sono state assunte dal Governo della Regione o si intendano assumere per l’immediato sblocco dei pagamenti delle indennità dovute ai giovani; se, infine, non ritengano di dover adottare un provvedimento che regolamenti i tirocini in Sicilia, al fine di prevenire gli abusi emersi e sancire un minimo di diritti per i giovani in stage formativo, a partire dall’orario di lavoro.

di Redazione10 Nov 2015 18:11
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