IL MUSEO DI CAMARINA CAPOFILA DI UN PROGETTO DI RICERCA INTERNAZIONALE CON MALTA SULLE ANTICHE TORRI ROTONDE

Importante riconoscimento internazionale al Museo Regionale di Kamarina che sarà capofila di un progetto di ricerca con il Ministero della Cultura della Repubblica Maltese, con la Soprintendenza alle Antichità di La Valletta, e con l’Università della Calabria per lo studio delle misteriose Torri Rotonde che esistono nell’isola dei Cavalieri.
Il Museo Regionale di Kamarina coordinerà una equipe internazionale di ricercatori che dal 30 settembre effettuerà scavi archeologici nel sito di Tà-Wilga dove esistono i resti monumentali più importanti di questi enigmatici monumenti.
L’equipe di ricerca sarà diretta dall’archeologo Giovanni Distefano, Direttore del Museo Regionale di Kamarina, e da Antony Pace, Soprintendente di Malta.
Molto numerosi i ricercatori che parteciperanno alla Missione archeologica: Cristian Mifsud, Nataniel Kutay, Domenico Buzzone, Lorenzo Zurla, Dario Godano, Angelica Ferraro, Rosalba Piserà, Simana Brettona, Domenico Gentile.
<< Questa è la terza campagna di ricerca che effettuiamo a Malta nel sito di Tà-Wilga – ha dichiarato Giovanni Distefano – e la novità di quest’anno è che l’equipe di studio sarà formata da un team di ricercatori italo-maltesi e che il Museo Regionale di Kamarina avrà il coordinamento scientifico ed organizzativo della Missione. Sarà un vero onore guidare degli scavi nell’isola di Malta alla scoperta dei misteri delle torri rotonde>>.
L’equipe di studiosi che farà capo a Camarina interverrà nel sito di Tà-Wilga per capire la destinazione di queste torri: edifici fortificati, mausolei, punti di osservazione. Ma soprattutto l’equipe di Distefano dovrà affrontare il mistero di chi ha costruito queste torri: le popolazioni preistoriche, i fenici, i romani.
<< Questo – continua Distefano – è uno degli obiettivi della nostra missione. Ecco perché effettueremo, con i colleghi archeologi che saranno con noi a Malta, dei saggi stratigrafici fino alle fondazioni per datare le fasi costruttive di questi monumenti >>.
L’equipe dell’archeologo Distefano ha programmato anche lo studio della ceramica e degli altri oggetti rinvenuti negli anni precedenti e ora conservati al Museo di Malta.
Molta intensa la parte istituzionale con incontri programmati con il Direttore del Museo Nazionale di Malta e con il Drettore dell’Istituto Italiano di Cultura per organizzare un incontro di studio.

di Redazione25 Set 2015 17:09
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