Randagismo. Il Partito Comunista dei Lavoratori incontra l’assessore Campo

Ieri una delegazione del Partito Comunista dei Lavoratori assieme ad una rappresentante dei cittadini animalisti, hanno incontrato l’assessore con delega alla tutela degli animali, Stefania Campo.
“Nel lungo incontro – dichiarano dal Partito Comunista dei Lavoratori – abbiamo avuto modo di esprimere all’assessore le nostre proposte in merito alla difesa degli animali e soprattutto alla risoluzione del problema del randagismo. Ci siamo soffermati in particolare su 2 aspetti, per noi centrali, relativi al fenomeno randagismo. Abbiamo chiesto all’assessore di condannare fermamente ogni invio di cani all’estero, pratica purtroppo molto diffusa nella nostra provincia, anche grazie all’opera di sedicenti animalisti locali. Su questo punto l’assessore ci ha rassicurato sul fatto che l’Amministrazione Piccitto non intende avallare simili pratiche e che farà di tutto per evitare che simili viaggi si ripetano. Inoltre , l’assessore ci ha rassicurato sul fatto che per quanto riguarda il trasporto dei cani verso il nord Italia, esso avverrà solo ed esclusivamente per le adozioni che i cittadini del nord Italia vorranno fare ufficialmente. In poche parole, se un cittadino del Trentino o della Lombardia, chiede di poter adottare un cane l’Amministrazione consentirà il viaggio dello stesso. Su questo punto c’è stata la massima convergenza di idee.
L’altro argomento trattato è quello relativo al fenomeno randagismo. Abbiamo portato a conoscenza dell’assessore l’esperienza dei comuni nel Nord Italia. La domanda a cui abbiamo voluto dare risposta è: perché negli altri comuni sono riusciti a risolvere il fenomeno del randagismo e nel Sud-Italia, invece, ci trasciniamo questo annoso problema? Eppure la legge è uguale per tutto il territorio nazionale! Abbiamo fatto presente all’assessore che non esistono soluzioni magiche che possono risolvere il problema. L’unico modo per risolvere la questione alla radice è iniziare a fare i dovuti controlli su tutto il territorio, microchippare i cani e sterilizzarli. Non esistono scorciatoie.
Abbiamo quindi chiesto di sapere come vengono utilizzati per questo compito i Vigili Urbani e le Guardie Zoofile. A tal proposito possiamo dire che il Comune non ha contezza della azioni messe in campo da questi due corpi per risolvere il problema. Abbiamo quindi proposto all’assessore di rivederci per discutere del ruolo che Vigili urbani e delle Guardie zoofile. La Campo ci ha informati sul fatto che a breve partirà un progetto pilota finanziato dalla Regione per il controllo nelle campagne. Abbiamo anche fatto notare alla Campo come il ruolo di molte associazioni animaliste ragusane sia ambiguo. Infatti, molte di queste sono coinvolte direttamente o indirettamente nella gestione di appalti, convenzioni e protocolli. Questo, spesso, li rende poco propensi ad occuparsi di lotta al randagismo proprio perché il fenomeno del randagismo procura loro quegli appalti, convenzioni e protocolli, di cui sopra.
Infine, abbiamo ritenuto doveroso ribadire all’assessore che le nostre critiche nei confronti dell’Amministrazione non sono assolutamente assimilabili alle critiche pretestuose che alcuni consiglieri d’opposizione rivolgono all’Amministrazione su questi temi.
Noi non siamo spinti ad agire dalla necessita’ di cavalcare i temi politici per ritagliarci uno spazio funzionale alle prossime elezioni. Piuttosto, agiamo e continueremo ad agire da opposizione a questa Amministrazione e a dar voce ai cittadini che si rivolgono al nostro Partito per costruire una società più giusta, anche nei confronti dei nostri amici animali”.

di Redazione17 Mar 2015 19:03
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