Spettacolo “Una stagione all’inferno” annullato, Giovanni Criscione (FI): “Deplorevole il comportamento dell’ass. Campo, sindaco ne valuti la rimozione”

“Esprimo solidarietà al presidente dell’associazione Ragusa Giovani, Kewin Lo Magno per quanto accaduto ieri sera all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa. Per essere dei bravi amministratori bisogna saper mettere da parte le questioni personali e quelle politiche a seconda della situazione e ritengo che l’assessore Campo non abbia saputo svolgere il suo ruolo che, nel contesto di una manifestazione organizzata per la commemorazione delle vittime della Shoah, avrebbe dovuto essere super partes”. Lo dichiara Giovanni Criscione, presidente dell’associazione Ideology e presidente del circolo Giombattista Xiumè di Forza Italia, in merito all’annullamento dell’iniziativa “Una stagione all’Inferno” che si sarebbe dovuta svolgere ieri sera e che, per contrasti con l’amministrazione comunale, gli organizzatori hanno deciso di non tenere più.

“Secondo noi – dice Criscione – l’assessore Campo non ha saputo valutare le conseguenze della sua presa di posizione, più una questione di principio che una reale difficoltà dell’amministrazione. Stando a quanto ci è stato raccontato, l’assessore avrebbe minacciato di ritirare il patrocinio del Comune di Ragusa per via della presenza in auditorium di alcune opere del maestro Franco Cilia che componevano la scenografia intorno alla quale il corpo di ballo aveva preparato una coreografia. Per la Campo, invece, si sarebbe trattata di una vera e propria mostra dell’artista. Assurdo”.
“Sappiamo che in passato tra Cilia e l’amministrazione ci sono state delle ‘incomprensioni’, se così si può dire – continua Criscione – e quanto è successo ha fatto credere a tutti che l’assessore abbia voluto cogliere l’occasione per mettere i bastoni tra le ruote. Peccato che a farne le spese siano stati i giovani che avevano deciso di contribuire con le loro idee alle commemorazioni in occasione del ‘giorno delle memorie’ (noi preferiamo chiamarlo così), colpevoli solo di non avere l’esperienza necessaria per gestire al meglio un eventuale diverbio con l’amministrazione comunale. L’assessore Campo, invece, avrebbe potuto e, soprattutto, avrebbe dovuto ‘chiudere un occhio’, sforzandosi di capire che un’esibizione di mezza serata non è certo una personale di pittura o di scultura”.
“In ogni modo – conclude Criscione – ci auguriamo che il sindaco Piccitto voglia valutare l’opportunità di rimuovere l’assessore Campo dal suo ruolo, considerando non solo che la sua attività fino a questo momento non ha brillato nell’ambito culturale in città, ma anche che è veramente deplorevole che un amministratore possa permettersi di fare la voce grossa sulla base di motivazioni assolutamente pretestuose e nei confronti di giovani che stanno cercando di impegnarsi nel tessuto sociale della città”.

di Redazione30 Gen 2015 10:01
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