Mariano Ferro non ci sta ad essere strumentalizzato e risponde ai commercialisti

Riceviamo e pubblichiamo.

Ci aspettavamo che qualcuno ci attaccasse a testa bassa ma mai potevamo pensare che tale attacco arrivasse da un gruppo ristretto di commercialisti, specie dopo il cordialissimo incontro con il Dott. Manenti Presindente dell’Ordine in Provincia di Ragusa. Ci piacerebbe se chi si è sentito intimidito, sporgesse denuncia contro chi ha praticato tale gravissimo reato, in quale sede, quando, contro chi. Invitiamo a farlo pubblicamente ed al più presto, saremo felici di allontanare dal movimento soggetti che con noi non hanno nulla a che fare. Se poi chi ha diffuso quel comunicato stampa vorrà pure spiegare meglio il senso della demagogia che ci si addossa sarebbe gradita l’interpretazione che loro danno alle nostre azioni o dei nostri comunicati stampa, anche perché trovandoci in due posizioni diverse, ci piacerebbe capire quali proposte fanno in favore delle vittime di questa macelleria sociale che sta decimando l’economia, a Ragusa ed in tutta Italia. Essere servitori dello Stato, facendosi strapagare da soggetti in enorme difficoltà, non è il massimo dell’etica cristiana o forse anche solo umana. Non vi chiediamo l’obiezione di coscienza, ma chiederemo allo Stato di riportare i fatti di giustizia all’interno delle aule dei tribunali, evitando così l’ombra del sospetto sulla vicenda delle aste giudiziarie. Ci consola il fatto che chi ha scritto, scomodando le cariche nazionali, non rappresenta il pensiero della stragrande maggioranza, per cui noi continuiamo con la nostra battaglia, non intimideremo nessuno come fin quì abbiamo fatto e chiederemo al legislatore di risolvere alla radice un problema enorme. Bisogna togliere dalle mani della speculazione finanziaria ogni possibilità di lucrare sulle difficoltà altrui”.

di Redazione27 Gen 2015 19:01
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