E’ nata una stella in Consiglio comunale

Non esageriamo, però, è innegabile che il consigliere Manuela Nicita, ex Movimento cinque stelle, oggi appartenente al Gruppo misto, ha fatto passi da gigante.

Certo, per ora, manca della fluidità di colleghi come Lo Destro, Tumino, La Porta, Chiavola, ma siamo certi che, ben presto, anche lei si farà valere per retorica ed oratoria.
Per adesso possiamo dire che i suoi interventi, un po’ balbettanti e poco incisivi, sono ormai acqua passata.
L’intervento di due giorni fa, in Consiglio, è stato pressoché impeccabile. Ha studiato la Nicita, ha studiato le carte, le delibere, lo statuto dell’Aida, il bando e la convenzione stipulata tra il Comune e l’Associazione, insomma tutto ciò che concerne l’intrigata vicenda del canile. E così chiede chiarimenti all’Amministrazione, in nome e per conto dei cittadini.
Chiede come mai, per esempio, il Comune abbia rimborsato la benzina per un auto privata e non per quella concessa all’Aida dal Comune, chiede come mai se la gestione del rifugio non è diretta, il Comune rimborsa le fatture di veterinari privati ed ancora come mai un’Associazione di volontariato assume, come dipendenti, i soci della stessa. Per inciso, a 2000 euro per soli 20 giorni di lavoro.
E’ indignata la Nicita, si vergogna, e richiama all’ordine i suoi vecchi compagni di partito che hanno permesso, ma non lo sapevano ed è questo il danno, che l’Aida spendesse 8000,00 euro per la pulizia dei box, dal primo gennaio al 24 febbraio (2014). “Noi – dichiara la Nicita, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza – ci candidammo con il Movimento 5 stelle proprio per evitare tutto ciò, ma voi le leggete le carte? Vergogna. Io mi vergogno”.
E’ un fiume in piena la Nicita e non lesina steccate neanche all’Aida, in fondo questa, pochi giorni fa, ha accusato lei e la Migliore di aver gettato solo fango sull’operato dell’Aida. Una accusa incauta, diremmo noi, visto che se di macchina del fango bisogna parlare non si capisce come mai questa stessa accusa l’Aida non la rivolge pure alla Guardia di Finanza, che ha scritto, nero su bianco, le tante irregolarità riscontrate. Ma la Nicita non si scompone e spera, un po’ retoricamente, ad arte, di poter scoprire un giorno se ad aver ragione sia l’Aida o la Guardia di Finanza.

di Redazione21 Gen 2015 13:01
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