Una riflessione del sindaco Abbate e della sua maggioranza sull’ambiguità del Pd

Dichiarazione del Sindaco di Modica Ignazio Abbate e della Maggioranza consiliare:

“E’ una strana chimera quella che percorre il comune di Modica in queste settimane e in questi mesi: il Pd bifronte, una sorta di Giano con due facce una l’opposto dell’altra, in eterna competizione su che cosa debba essere il partito in un’Italia che cambia e chiede risposte certe ed inequivocabili.
Il Pd sta affrontando la peggiore crisi di identità dalla sua nascita e in esso a Modica convivono due tesi: da un lato i fautori della trasformazione in un partito socialdemocratico occidentale autentico che si riconoscono nella linea Renzi; dall’altro coloro per i quali la socialdemocrazia è un disvalore e sono fermi alla guerra fredda, al muro, al Pci. Non esiste nulla di più divaricato e assolutamente inconciliabile!
Non riusciamo più a capire in consiglio come un partito politico possa avere diverse idee e facce: da un lato portano avanti la politica nazionale andando contro i cittadini, eliminando trasferimenti alle casse comunali per servizi necessari, si mascherano dietro una falsa politica del risanamento; con un’altra faccia si credono una lista civica che possa fare gli interessi del territorio, andando anche contro le scelte nazionali e regionali del proprio partito. A testimonianza di ciò l’ultima seduta del Consiglio Comunale dove il Pd, che a livello nazionale dice si alle trivellazioni, nella realtà locale si erge a sostegno dell’ambiente manifestando un secco no. Una contraddizione che logora la buona politica e mette in confusione i cittadini.
In sostanza, non sapendo cambiare, volendo rimanere sempre se stessi, molti hanno smarrito che cosa questo significhi, un’illusione pericolosa il risultato ultimo potrebbe essere la positiva eclissi di una sinistra incapace di capire che quando il mondo cambia, qualcosa bisogna fare.
Il bene della città, a lor signori non interessa?”

di Redazione15 Gen 2015 19:01
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