Bando rifiuti. Tutti contro tutti per difendere il proprio lavoro

“E’ una guerra tra poveri, vogliono metterci gli uni contro gli altri”, così ha sentenziato un sindacalista degli operai della Busso, due giorni fa in Comune. La vicenda è quella ormai nota dell’Allegato “C” inserito nel Capitolato speciale d’appalto per il bando di igiene ambientale.

Lunedì i 13 lavoratori di questo allegato si sono presentati in Consiglio comunale per perorare la loro causa con il sindaco. Volevano essere rassicurati sul loro futuro, garanzie che il primo cittadino non gli ha potuto dare. Questi operai infatti sono dipendenti della ditta Busso e perciò non fanno parte dell’organico, per così dire stabilizzato, che in automatico verrà assunto ed impiegato dalla ditta che si aggiudicherà la gara d’appalto. I 13, piuttosto, vengono messi in panchina, in attesa del turn over con gli operai degli allegati “A” e “B”, come avevamo già spiegato nello scorso articolo.

Martedì, però, in Comune si sono presentati tutti gli altri lavoratori della Busso, i quali se da un lato non vogliono entrare in conflitto con quei 13, in fondo sono colleghi e tutti devono lavorare, dall’altro lato temono di perdere diritti acquisiti ad esclusivo vantaggio dei lavoratori dell’allegato “C”. In sintesi ci sono operai dei primi due allegati che, dopo anni di lavoro, continuano a lavorare part-time, anche due o tre ore al giorno, a questo punto si domandano perché non si cerca una soluzione per assumere a tempo pieno questi operai e garantire anche il posto di lavoro a quelli dell’Allegato “C”? Il timore è che le parti raggiungano una soluzione salomonica, grazie alla quale tutti vengono assunti, ignorando, però, le diverse anzianità di servizio e quindi i diritti acquisiti.
Una paura infondata, sicuramente, ma che in un modo o nell’altro viene alimentata da alcune uscite poco felici del sindaco, che pare non riesca a fare tesoro dei propri sbagli. In aprile i sindacati e l’Amministrazione si incontrarono per stilare le linee guida del bando per la gestione dei rifiuti. Bene, mentre nei primi due incontri al tavolo delle trattative parteciparono tutti i sindacati, nel terzo incontro, su espressa richiesta della Cgil, le trattative proseguirono separatamente, in un tavolo si sedettero Comune e Cgil, che pare non riconoscere le altre sigle sindacali, ed in un altro tavolo, sempre il Comune e tutte le altre sigle sindacali. L’Allegato “C” fu approvato proprio in questo terzo incontro, in un accordo tra Cgil e Comune. Sembra un caso, ma la redazione di questo allegato è avvenuta grazie alle trattative separate e dopo il licenziamento di Claudio Conti, che sin dall’inizio, insieme alla Cisl, alla Uil, all’Ugl e all’Isa, si era opposto all’istituzione di questo elenco, che è illegittimo perché composto da dipendenti voluti ed assunti arbitrariamente da Busso e così imposti alla vincitrice della gara. Martedì erano in tanti i sindacalisti a ricordare quell’episodio, una decisione presa a tu per tu e poi prescritta alle altre sigle sindacali.
Qualcosa di simile è avvenuto pure lunedì, quando i 13 operai dell’allegato “C” si sono presentati in Comune e così dopo vari tira e molla una delegazione dei 13, solo quattro operai, sono stati ricevuti dal sindaco, naturalmente a porte chiuse. Siamo certi che nessun segreto è stato raccontato o svelato tra quelle quattro mura, ma da dietro il buco di una serratura le cose posso apparire molto più misteriose.
Errori, leggerezze, che non andrebbero commessi, specie quando gli animi sono così esacerbati. Se un centinaio di lavoratori entrano pacificamente in Comune per chiedere lumi ossia quello che è accaduto martedì, il sindaco non può non incontrarli, perché la gente si sente presa in giro, denigrata ed ignorata, in fondo si sta parlando del loro lavoro, della loro vita.
Comunque la discussione, per nulla chiarita, è stata spostata a domani mattina quando il sindaco incontrerà i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, ennesima occasione per provare a fare un po’ di chiarezza.

di Redazione19 Giu 2014 16:06
Pubblicità