La trama ordita dalle opposizioni mette sotto scacco il Consiglio

I quattro dell’Ave Maria inchiodano il Gruppo consiliare dei Cinque Stelle, facendo mancare il numero legale. Sonia Migliore, Maurizio Tumino, Gianluca Morando e Giuseppe Lo Destro, sono loro che su un ordine del giorno giocano con la maggioranza, con l’Amministrazione, ma sopratutto con il potentissimo Francesco Lumiera, dirigente e vice Segretario generale del Comune, mettendo tutti sotto scacco, in un modo persino imbarazzante.

Per un’ora buona si è parlato, si è discusso di variazione al Piano regolatore per la realizzazione di strutture alberghiere, una delibera di Giunta risalente al 2010. Per le opposizioni è stata l’ennesima occasione per ricordare all’assessore Giuseppe Dimartino e all’Amministrazione tutta, che governare significa scegliere, programmare ossia prendersi delle responsabilità politiche. Risponde l’assessore, anzi si difende, ammette che non può vantare chissà quali risultati, “ma mancano i dirigenti e sopratutto stiamo risolvendo tutta una serie di questioni derivanti dalle passate amministrazioni”. In ogni caso l’assessore non è d’accordo con il senso di quella delibera. A Ragusa non occorrono grosse strutture alberghiere.
La maggioranza, dal canto suo, dà manforte al suo assessore, “non si può ideare una strategia sul turismo senza sapere cosa è il turismo a Ragusa, occorrono dati, statistiche e studi di settore”.
Ma quegli altri vanno avanti, tirano di fioretto ed hanno pure gioco facile.
Interviene il consigliere Tumino, che cambia registro, “voi proponete qualsiasi cosa e noi la voteremo, il problema, però, è un altro, la delibera in questione è tutt’ora vigente, quindi se non la si annulla bisogna portarla avanti, vige il principio della continuità amministrativa. Ma se la si dovesse annullare bisogna proporre un’alternativa, che fino ad adesso non c’è”. Insomma la strada è obbligata.

Il consigliere Ialacqua non ci sta, questa non è un’opposizione, ma i quattro hanno altro in mente, stanno finendo di tessere la loro tela, che quasi si intravede e così si giunge alle votazioni.
La maggioranza è compatta, ma lo è anche l’opposizione, che ormai è rimasta con solo quattro rappresentanti, i quattro dell’apocalisse, tutti gli altri se ne sono andati già da tempo, a far che non si sa, peccato.

Al momento dell’appello, però, l’opposizione esce dall’Aula. La maggioranza se ne infischia e vota. 14 No, l’ordine del giorno è bocciato.
Ma non per l’opposizione sul cui viso compare un sorriso beffardo. Aspettano che venga decretata la mancanza del numero legale, ma Iacono e Lumiera, perdono tempo, ricontano i voti, ma qual è il problema? Il problema è il consigliere Licitra che è dimissionario, quindi il Consiglio è composto da 30 o da 29 persone? Lumiera non lo sa, scartabella documenti, carte, registri, si fa pure portare il Tuel (Testo Unico Enti Locali), deve capire. Non può fare errori, è il Segretario generale.
Passano uno, due, tre, quattro minuti. Quelli ridono, sogghignano e così passano altri sei, sette, otto minuti. Basta, le opposizioni minacciano di denunciare tutti ai carabinieri se Lumiera e Iacono non dichiarano nulla la votazione. Lumiera finalmente scopre l’arcano, era un trappola, uno smacco, appunto imbarazzante per uno che dovrebbe conoscere a menadito la legge. Licitra si è dimesso, vero, ma manca la surroga ossia il suo successore non si è ancora insediato. Nulla di fatto, tutti a casa, è quasi l’una di notte, la seduta è stata rinviata.

di Redazione04 Giu 2014 03:06
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