Piccitto: “Chi parla di una frattura tra meetup ed Amministrazione lo ha fatto a titolo personale”

“Di tutta questa vicenda ciò che mi ha fatto più male è stato dover sentire che Federico non è più il portavoce dei ragusani”, ha dichiarato il sindaco durante la conferenza stampa svoltasi al Comune, ieri mattina, in merito al licenziamento di Claudio Conti.

“Mi ha tanto amareggiato – prosegue il sindaco – il fatto che qualcuno all’interno del Movimento abbia strumentalizzato l’intera questione. Questa è una strategia che non ci dovrebbe appartenere, queste tattiche sono figlie di una politica che vorremmo e dovremmo seppellire una volta per tutte”.

“Questa decisione non è stata un capriccio o una mia presa di posizione, lo ribadisco, ci sono delle scadenze e queste impongono una certa celerità. Per due lunghi mesi il Movimento ha dibattuto sulle sorti dell’allora assessore all’Ambiente. Non esistono fazioni – specifica Piccitto – non c’è una parte contro l’altra, non ci sono correnti, ma un dibattito democratico sì, vivace, a volte pure aspro, ma sempre nei limiti della discussione politica. E’ ovvio che su un tale tema non possa esserci l’unanimità, ma badate bene, sono 4 o 5 le persone che si sono dette deluse, che poi, sono le stesse che hanno presenziato alla conferenza di Conti e che stanno strumentalizzando l’intera vicenda. Il meetup è composto da 450 persone, gli attivisti a Ragusa sono un centinaio e 5 persone non possono rappresentare una maggioranza capace di mettere in crisi l’intera impalcatura di un progetto”.

Piccitto non vuole esser dipinto come colui che sta spaccando il Movimento, come chi ha tradito il mandato datogli dai cittadini o come chi, magari perché inebriato dal potere, ha deciso di far tutto da solo, proprio non gli va giù. “Eravamo in tre all’inizio, era il giugno del 2012, quando decidemmo di aderire al progetto di Grillo. Non si può – continua il sindaco – buttare del fango sul nostro operato e sul Movimento per una persona, nei confronti della quale il mio giudizio non è cambiato, le sue competenze, la sua professionalità come il rapporto personale non è in discussione, ciò che ho criticato è stata una certa lentezza nel suo operato. Il nostro è un progetto che abbiamo condiviso con l’intera cittadinanza e la sua riuscita non può dipendere dalle sorti di un singolo individuo, come non dipende dalla Giunta o dal sindaco, qui non ci devono essere persone da salvare o da sistemare. Noi dobbiamo lavorare per il progetto, per la nostra idea, per la città di Ragusa”.

di Redazione19 Apr 2014 14:04
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