Ragusa. Evade 71 mila euro ed ora sconterà una condanna a 10 anni

Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa hanno arrestato PAHONCEA Cornelia nata in Romania il 27.02.1971 e residente nella frazione balneare di Marina di Ragusa, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania.
La donna era già stata arresta dalla sezione ricerca latitanti della Squadra Mobile Iblea in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso a suo carico dall’Autorità Giudiziaria rumena.
La donna è accusata di aver truffato alcuni clienti dell’azienda di cui era legale rappresentante e di aver evaso le tasse per 71.000 euro, per questi reati in Romani è prevista la pena di 10 anni di reclusione.
Su richiesta dell’Interpol, nel mese di novembre u.s., seguito di intensa attività investigativa, venivano attivate indagini sul territorio della Provincia Iblea in quanto era probabile che Pahoncea avesse trovato qui rifugio sotto altra identità al fine di non esser arrestata in Romania.
In data 28 novembre u.s., dopo aver individuato la donna che dimorava e lavorava presso un’azienda della frazione di Marina di Ragusa, gli uomini della Squadra Mobile l’avevano tratta arresto in esecuzione del Mandato d’Arresto Europeo.
La donna individuata presso l’azienda per cui lavorava, era stata accompagnata presso gli uffici della Squadra Mobile della Polizia di Stato e dopo le formalità di rito, assistita da un interprete, era stata sottoposta ai rilievi foto dattiloscopici da parte della Polizia Scientifica e successivamente accompagnata presso il Carcere femminile di Piazza Lanza a Catania.
La donna, assistita dall’Avv. Platania Enrico del Foro di Ragusa era riuscita ad ottenere una celere scarcerazione in attesa dell’esito del ricorso per Cassazione per bloccare l’estradizione.
In data odierna ricevuto l’ordine di carcerazione gli investigatori della Polizia di Stato hanno nuovamente raggiunto la donna presso il luogo di lavoro e l’hanno nuovamente arrestata. La donna dopo aver preparato la valigia è stata condotta presso il carcere femminile.
“La Squadra Mobile di Ragusa mediante il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ha eseguito negli ultimi mesi diversi Mandati d’Arresto Europeo in piena sinergia con gli investigatori stranieri, elemento che contraddistingue questo ufficio di Polizia per la collaborazione con gli altri stati d’Europa. E’ chiaro che i criminali grazie ad una libertà di movimento sull’intero territorio europeo hanno la possibilità di cercare rifugio ovunque per eludere le ricerche del paese che ha emesso il provvedimento d’arresto. Anche in questo caso il tentativo della donna è stato vano in quanto si trova nuovamente presso il carcere di Catania”.

di Redazione15 Apr 2014 08:04
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