La Polizia indaga sulla morte del cittadino malese

La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – sta indagando sulla morte del cittadino malese di circa 25 anni avvenuta ieri mattina presso l’ospedale di Ragusa.
L’uomo, dai primi accertamenti dei medici, aveva una patologia pregressa ed è morto a causa di un arresto cardiaco.
In corso indagini degli uomini della Squadra Mobile per identificare la vittima che non aveva fatto in tempo a fornire le proprie generalità all’ufficio immigrazione della Questura, in quanto appena messo piede in banchina al porto di Pozzallo i medici lo avevano trasferito in ospedale per le sue precarie condizioni di salute.
La Polizia di Stato è in contatto con l’ambasciata del Mali al fine concorrere all’identificazione ed avvisare i familiari.
Il P.M. presso la Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte ed in queste ore il medico legale procederà in tal senso, assistito dalla Polizia Scientifica.
Nel contempo la task force composta da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza sta indagando al fine di identificare gli scafisti di tutti gli sbarchi avvenuti in queste ore, uno dei quali già individuato ed arrestato.
Al momento gli investigatori trovano forte “resistenza” alla collaborazione da parte dei migranti che per paura di ritorsioni, anche ai danni dei loro familiari nei paesi d’origine, non riferiscono chi sono coloro che comandavano l’imbarcazione.
In queste ore arriveranno altre centinaia di persone, molti dei quali minori e neonati e la Polizia di Stato, mediante tutti gli uffici della Questura di Ragusa, provvederà ad accoglierli, identificarli e procedere attraverso la task force coordinata dalla Squadra Mobile ad individuare i responsabili di questa tratta di esseri umani a rischio della loro vita così come purtroppo in questi giorni è accaduto.

“Non risparmieremo nessuna energia al fine di identificare i criminali responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Soggetti che per denaro mettono a rischio centinaia di vite umane ogni giorno, senza alcuno scrupolo”.

di Redazione12 Apr 2014 17:04
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