La Cna e l’Associazione antiracket scrivono al Prefetto

Ill.mo Sig. Prefetto, ci rivolgiamo a Lei perché anche in provincia di Ragusa il perdurare della crisi economico/finanziaria ha comportato un ulteriore e più grave innalzamento dei requisiti per l’accesso al credito, rendendolo in molti casi, oramai, impossibile sia per tantissime imprese sia per le persone fisiche che si trovano già con un livello di indebitamento elevato.
In troppi casi gli Istituti di Credito sfruttano la loro posizione di contraente forte nel rapporto anche per imporre condizioni, che molto spesso sfociano in pratiche illegittime e vessatorie.
A questa chiusura dei “rubinetti” di accesso al Credito si aggiunge l’atteggiamento vessatorio di Riscossione Sicilia SpA.
E’ grave il fatto che ad alimentare preoccupazione nel tessuto economico sano – oltre alla crisi attuale e alla criminalità – sia una struttura societaria (Riscossione Sicilia spa) composta per il 99,885% dalle azioni di proprietà della Regione Sicilia, che ogni anno nella sola provincia di Ragusa arriva ad iscrivere a ruolo oltre 200 milioni di euro.
Le difficoltà di una crisi economica, creata dal mondo della grande finanza e non certo dalle piccole e medie imprese del nostro territorio, portano alla ricerca di canali di approvvigionamento finanziario alternativi, di natura non lecita e/o ufficiale, come sempre più spesso evidenziato dalla stampa. Tali canali, proprio perché non sono controllabili, favoriscono la pratica dell’usura i cui effetti sono misurabili sia in termini di esclusione sociale che di concorrenza sleale nel libero mercato.
Proprio perché Lei ha già intrapreso iniziative volte a creare un “dialogo” con gli Istituti di credito, che nel corso di un incontro svolto in Prefettura il 6 dicembre 2013 “hanno espresso la piena disponibilità a ricorrere anche a strumenti di rinegoziazione del debito, da attuarsi caso per caso …”, oggi noi Le chiediamo di rafforzare la sua iniziativa visto l’allarme sociale di tali tematiche valutando l’idea di costituire un Osservatorio, costituito dalle associazioni di categoria che operano nei territori, l’ABI, le associazioni antiracket e antiusura, sulle criticità economico finanziarie e di accesso al credito.
Sarebbe anche auspicabile arrivare alla sottoscrizione di un Protocollo che permetta l’accesso al credito anche alle imprese e cittadini che attualmente non presentato i requisiti di “bancabilità”, sfruttando i fondi della legge antiusura come avviene in altre realtà territoriali, proprio al fine di arginare il fenomeno dell’usura.
Le chiediamo, pertanto, un incontro al fine di valutare quanto sopra esposto e Le porgiamo distinti saluti, certi di un Suo riscontro.

Giuseppe Santocono, presidente CNA Vittoria
Eliana Giudice, presidente Associazione Antiracket ed antiusura Vittoria
Giovanni Traina, presidente Sportello del Cittadino – Confederontribuenti Vittoria

di Redazione08 Apr 2014 09:04
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