Sen. Padua: “L’autismo ha bisogno di risposte sociali oltreché sanitarie”

“Le  persone  autistiche sono ragazze e ragazzi, sono donne e uomini, che  hanno  gli  stessi  diritti  di tutti gli altri: il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto alla felicità, come ha ogni altro essere”. Lo ha detto ieri, in un intervento a fine Aula, la senatrice del Pd Venera Padua, componente della commissione Sanità, in occasione della VII Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo.

“Dobbiamo crescere tutti in questa consapevolezza – aggiunge la senatrice – accompagnare i genitori, sostenere le famiglie, educare la comunità, così come ci è stato ricordato ieri con l’accensione di una luce blu sui principali palazzi istituzionali in tutta Italia, proprio allo scopo di accendere una luce nelle nostre coscienze e nei nostri cuori”. L’autismo, com’è noto, è una sindrome comportamentale causata da un disordine  dello sviluppo biologico determinato, con esordio nei primi anni di vita, che si configura come una disabilità permanente che accompagna il soggetto nel suo intero ciclo vitale.

“Anche  noi  abbiamo  responsabilità  importanti – ha sottolineato all’Aula la  senatrice Pd – e proprio per questo in commissione Sanità stiamo elaborando  un  disegno  di  legge  che oggi arriverà, nel suo testo base, speriamo  condiviso  da  tutti. Ecco perché rivolgo un appello a quest’Assemblea
perché si trovino, insieme, quelle risposte sociali e non solo mediche, che sono dovute a queste persone”.

di Redazione03 Apr 2014 11:04
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