Giovanni Avola riconfermato alla guida provinciale della Cgil di Ragusa

Giovanni Avola, alla fine di due giornate intense di dibattito e in cui la Cgil di Ragusa ha lanciato la sfida sul “patto generazionale”, è stato confermato segretario generale della Cgil di Ragusa.
Votato dal nuovo comitato direttivo (75 componenti) e ha ottenuto 62 voti su sessantasei votanti: due contrari e due astenuti.
Intenso il dibattito che ha registrato quaranta interventi a dimostrazione dell’attualità del tema in discussione. Giovanni Avola rimarrà in carica altri due anni, quando finirà il mandato.
Un congresso che ha aperto una nuova stagione sindacale, sul filo rosso del patto dello sviluppo di quattro anni fa, che dovrà cominciare a percorrere la via del “patto generazionale” che necessariamente deve passare attraverso una direzione che confermi tutte le premesse e gli impegni che la classe dirigente di questa provincia si sono dati nel corso di questi ultimi anni.
Centrale la questione del lavoro che passa attraverso gli strumenti delle infrastrutture operanti, Aeroporto di Comiso su tutti, porto di Pozzallo, e quelli in fase di inizio cantiere, lotto autostradale Rosolini Modica, e quelli in fase di appalto, la superstrada Ragusa – Catania.
Ma non basta perché un mondo delle attività di impresa, gli enti locali, la Regione siciliana, che in sinergia, senza distinzioni o separazioni, devono insieme costruire un nuovo modello Ragusa: ci sono le potenzialità in risorse materiali, immateriali ed umane. Il compito è quello di mettere il sistema a regime e muoversi in un’unica direzione. Basta pensare alla proposta della Cgil sul tavolo per lo sviluppo istituito alla Camera di Commercio in cui si definì un pacchetto di iniziative che costituì il fulcro della manifestazione unitaria del 14 gennaio 2012. Quella sorta di lobby territoriale strappò risultati importanti: aeroporto di Comiso, completamento autoporto di Vittoria, appalto lotti 6-7-8 dell’autostrada Siracusa – Gela, individuazione dei 116 milioni di euro per il collegamento viario dell’aeroporto su cui si attende la gara di appalto .Quel tavolo, secondo Avola, va ricostruito e renderlo permanente per concludere la messa in sicurezza del Porto di Pozzallo, l’ammodernamento della ferrovia e lo sblocco della superstrada Ragusa – Catania.
La Cgil di Ragusa da anni porta avanti la politica della coesione; ne è testimonianza la valenza delle presenze all’apertura del congresso con un parterre dove quasi tutte le classi dirigenti del territorio sono state attente e presenti. Il cambio del passo passa attraverso un progetto di grande respiro che va dalla stabilizzazione del precariato, sul risanamento dei conti della Regione Sicilia, sul welfare, sulle infrastrutture e sulle politiche per il lavoro.
La Cgil di Ragusa guarda con grandi aspettative il neo distretto del Sud- Est Sicilia tra Catania, Siracusa e Ragusa: un’area che produce l’80% del Pil siciliano anche grazie alla grande “proprietà collettiva” che è il connubio tra paesaggio, mare, campagne, architettura archeologia, i siti Unesco.
Insomma, una nuova politica per il lavoro e lo sviluppo, un nuovo patto tra le istituzioni ed i soggetti datoriali, investendo sulle nuove professionalità, sulle competenze, quelle che esprimono le nuove generazioni. Generazioni qualificate ma vittime di partire IVA, dell’apprendistato, degli stage formativi, dei contratti di formazione e lavoro, del tempo determinato e del part-time, della legge 30.
C’è un problema di rappresentanza per le giovani generazioni. Ferruccio Donato, segretario regionale della Cgil ha fatto un minimo di autocritica nel senso che il sindacato, sinora, in questa direzione ha dato poche risposte e la Cgil ha grandi difficoltà ad intercettare quelli che sono fuori dal mondo del lavoro e allora si deve porre il problema delle inclusioni. Su questo aveva incentrato il suo intervento, ieri pomeriggio, il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, che ha salutato come evento epocale la legge sulla rappresentanza che da giustizia al peso della Cgil e ai suoi iscritti. Molte aspettative attorno alla “garanzia giovani” fino a 24 anni che dovrebbe in Sicilia dare respiro all’occupazione per venti mila giovani.
Prima degli adempimenti statutari, Lorenzo Mazzoli, della Cgil nazionale ha sviluppato alcuni temi che riguardano lo sviluppo del Sud che ha gli stessi sogni del nord ma non ha quelle stesse risorse. Ma c’è un Sud Est in Sicilia che ha grandi potenzialità e capace di rilanciare l’intero mezzogiorno. Ci sono misure urgenti che vanno assunti dal Governo come quella di ridurre il cuneo fiscale a favore dei dipendenti pubblici e pensionati per rimettere in moto l’economia e dare un segnale di equità. Sul Jobs act nulla al momento si sa; per la Cgil è urgente mettere insieme il mondo del lavoro perché se è parcellizzato è veramente un guaio. Ognuno deve fare la sua parte da semplice scritto, senza pensare di andare a fare il segretario di qualche cosa.

“Mi investono nuove e stimolanti responsabilità – dichiara Giovanni Avola dopo l’elezione – Questa sera non ha vinto Giovanni Avola, ha vinto tutta la Cgil, unita, compatta e determinata. Bisogna adesso osare di più, avere maggiore coraggio e più determinazione. Ci attendono mesi e forse anni ancora difficili per superare questa dannata crisi: dobbiamo reagire da subito con maggiore risolutezza, senza tatticismi e personalismi, puntando, se possibile, a percorsi condivisi con altri. Ecco perché il consolidamento dei rapporti unitari con Cisl e Uil deve essere strategico. Questo ci rende più forti e più credibili”.

di Redazione07 Mar 2014 22:03
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