L’Agenzia delle Entrate continua ad ignorare le istanze dei terremotati del ’90

“Nonostante siano trascorsi oltre 23 anni dal terremoto che colpì la Sicilia sud orientale la notte del 13 dicembre 1990, non si è risolta la questione legata al rimborso delle maggiori imposte e dei maggiori contributi versati puntualmente nelle casse dell’erario da cittadini e contribuenti onesti e diligenti, pur tra i disagi e le incertezze che susseguirono all’evento sismico”. E’ quanto denuncia il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti di Ragusa, Antonietta Laterra.

“Giova ricordare – aggiunge quest’ultima – che ai contribuenti residenti nelle province di Ragusa, Siracusa e Catania, colpite dal sisma, il legislatore ha dato la possibilità, negli anni 1990, 1991 e 1992, di sospendere i versamenti dei tributi dovuti e, immediatamente a seguire, la rateizzazione del totale dovuto maggiorato di interessi. I tributi sospesi e non versati sono stati oggetto di condono nel 2002 ossia è stata data la possibilità di pagarli per il solo 10% del loro ammontare”.

Nel frattempo però alcuni cittadini avevano iniziato a pagare i tributi, maggiorati dagli interessi, mentre altri hanno beneficiato totalmente del condono. A questo punto i cittadini più solerti non hanno potuto fare altro che chiedere un rimborso per le cifre eccedenti quel 10%, ma ancora oggi le loro istanza non sono state accettate dall’Agenzia delle Entrate. In difesa di questi cittadini si sono schierati sin da subito il Coordinamento siciliano delle associazioni dei commercialisti, l’Associazione nazionale commercialisti, i prefetti delle tre province colpite dal sisma oltre ai vertici degli uffici finanziari.

“Non è ammissibile che un cittadino, o più precisamente il contribuente più diligente – conclude Laterra – debba vedersi negato e calpestato un diritto da parte di un Fisco ingordo il quale si erge al di sopra della stessa legge non attenendosi a quanto sentenziato perfino dalla suprema Corte di Cassazione. Sono trascorsi ben oltre 23 anni e già, in molti casi, quegli onesti contribuenti, trattati da sudditi e non da cittadini, non hanno visto arrivare il rimborso prima di passare a miglior vita: che sia questo l’obiettivo del Fisco?”.

di Redazione03 Mar 2014 17:03
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