Rifiuti. La riforma dell’assessore Conti va avanti tra polemiche e rivendicazioni

La rivoluzione in materia di gestione di rifiuti prosegue, a rilento, con qualche intoppo, ma va avanti, ci assicura l’assessore all’Ambiente, Claudio Conti.
Lunedì verranno presentati i progetti per partecipare al bando per la riscrittura del piano di intervento per la gestione dei rifiuti. “Un passo fondamentale – afferma l’assessore – per ridisegnare l’intero sistema della gestione dei rifiuti e per provare a conquistare gli obiettivi che ci siamo prefissati, innanzitutto il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata. Un risultato ambizioso, che siamo certi di raggiungere grazie all’introduzione della tariffazione puntuale, un metodo più equo dell’attuale, che permetterà alle famiglie di spendere meno se differenziano di più. Si pagherà in base a quanti rifiuti indifferenziati si producono, grazie all’utilizzo di un microchip identificativo del nucleo familiare”.

Un cammino tutto in salita e non solo per la complessità del progetto, ma soprattutto perché sulla costituzione degli Aro (Ambito raccolta ottimale) e della SRR (Società regolamentazione rifiuti) pesano le scelte, presenti e passate, delle singole amministrazioni iblee. L’Aro, che nell’idea originaria doveva rappresentare i 12 comuni iblei, in modo da calmierare le spese ed aumentare l’efficienza del servizio, ha dovuto lasciare il passo ai campanilismi e all’inspiegabile voglia di autonomismo dei singoli comuni. “In provincia – dichiara l’assessore Conti – vedremo la costituzione di 12 Aro, una follia dal presidente Crocetta, che ha dato la possibilità ad ogni comune di costituirsi in Aro, cioè di gestire in proprio la raccolta dei rifiuti. La prima conseguenza di questa scelta scellerata sarà la redazione di 12 piani di intervento, con un dispendio di risorse economiche non indifferente. Per fare un esempio, Giarratana, oggi spenderà intorno ai 20 mila euro per il suo piano, esistono dei costi fissi che sono alienabili. Se, invece, si fosse consorziata sarebbe riuscita a ripartire questi costi con gli altri comuni e avrebbe speso meno di 4 mila euro. Questa decisione, che non riguarda solo Giarratana, ma tutti i comuni della provincia, ha impantanato anche la nascita della SRR”.

La Società di regolamentazione dei rifiuti doveva occuparsi, originariamente, sia della raccolta dei rifiuti sia della gestione degli impianti presenti in provincia (gli impianti sono: le discariche esaurite di Scicli e di Vittoria, la discarica di Ragusa, i due impianti di compostaggi, di Vittoria e Ragusa, e il centro comunale di raccolta di Vittoria). La futura nascita dei 12 Aro, però, ha praticamente defraudato la SRR della gestione dei rifiuti, lasciandole esclusivamente l’amministrazione degli impianti. Qui nasce il secondo ordine di problematiche. I soci della SRR, i 12 comuni, non vogliono prendere in gestione gli impianti, in quanto mancano i fondi (in teoria già accantonati, ndr.) per l’amministrazione degli stessi. “I Comuni ogni tre mesi – precisa Conti – versano una quota per la gestione ordinaria degli impianti ed una quota per il post mortem degli stessi, naturalmente in due conti correnti separati. Il problema è che oggi non si trovano più i soldi per la gestione finale degli impianti ossia non si trova quel secondo conto corrente. Pare, infatti, che l’Ato ambiente abbia versato tutte le somme in un unico conto, utilizzando gli accantonamenti per il post mortem per la gestione ordinaria. Inoltre, sembra ormai accertato, che il Comune di Vittoria non ha mai versato la sua quota per la gestione degli impianti una volta chiusi. Adesso – si domanda Conti – quale è quel comune che si vuole sobbarcare l’onere della gestione degli impianti sapendo che non ci sono i soldi? Consapevoli di ciò, chi è quell’amministratore che chiederà un ulteriore sforzo ai suoi cittadini per tappare il buco creato da altri comuni? Nessuno”.
Sentiti i liquidatori dell’Ato non solo smentiscono la costruzione fatta dall’assessore Conti sull’inesistenza del secondo conto corrente (quello del post mortem, ndr), ma addirittura asseriscono di vantare un credito nei confronti del Comune di Ragusa.

di Redazione09 Feb 2014 13:02
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