Calcio: solo nove minuti in campo per l’umiliante ultimo atto

selvaggioNel desolante, tristissimo vuoto del Selvaggio, otto ammirevolissimi, coraggiosi “over 16”, più Salvatore Utro in panchina con Emanuele Massari, hanno evitato al Ragusa la terza rinuncia accollandosi l’umiliazione della “partita-non partita”con l’Akragas di Pino Rigoli. Lo “spettacolo” è durato appena nove minuti, durante i quali gli ospiti, quasi senza volerlo, avevano già messo a segno due reti: a quel punto anche la pazienza dei superstiti di quella squadra che aveva difeso con dignità ed orgoglio il nome di Ragusa in mezza Italia ne ha avuto abbastanza, dando vita alla manfrina dei due “infortunati”, che hanno fatto scendere il numero dei giocatori sotto il minimo di sette, imponendo la sospensione dell’incontro. Facile immaginare l’atmosfera respirata al Selvaggio per il penultimo atto, prologo (ma perché si è voluto prolungare l’agonia?) alla terza rinuncia domenica prossima a Gioia Tauro, immediata anticamera della radiazione, inevitabile con la rinuncia della settimana successiva. Negli spogliatoi il tecnico Utro ha espresso la sua grande amarezza, evidenziando che l’accaduto deve valere da segnale per tutto il calcio, in un momento in cui molte squadre in serie D riescono a stento a mascherare una situazione simile a quella del Ragusa. . Amareggiato anche Pino Rigoli: per il tecnico della promozione .

di Gianni Papa12 Gen 2014 19:01
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